Si è aperta la fase congressuale. E Legacoop Liguria rilancia l’invito a tutti i cooperatori liguri a farsi  parte attiva perché i documenti congressuali siano conosciuti e divengano occasione di confronto ed approfondimento.

Così dopo la lettera ai presidenti delle cooperative associate, il presidente Gianluigi Granero ha scritto anche ai soci.

“ Come sappiamo, nonostante la nostra  migliore tenuta rispetto agli altri modelli d’impresa – scrive Granero –  la crisi ha messo a dura prova la redditività delle cooperative, la loro capacità di difendere i livelli occupazionali e d’individuare spazi di crescita e sviluppo. Spesso ha anche obbligato i gruppi dirigenti (in cooperativa ed in associazione) ad un forzato ripiegamento sul “quotidiano” indebolendone la capacità di studio, progettazione ed innovazione che è necessaria affinché il movimento cooperativo ed il Paese possano uscire definitivamente da questa lunga fase di declino.

Ciò si è riverberato, così come è avvenuto per tutte le forme della rappresentanza, anche su un indebolito legame associativo. Indebolito anche nel suo specifico ruolo di sede di elaborazione di strategie, definizione di strumenti e di collaborazione tra le cooperative.

Non sono mancati casi positivi di crescita e di progettualità avanzata ma, complessivamente la crisi ci ha indebolito e rischia di mettere in discussione la nostra capacità di progettare e costruire un modello sociale e di mercato più giusto e competitivo. Ciò avviene proprio mentre siamo chiamati, dai cambiamenti sociali ed economici, ad una crescente responsabilità ed a dare un contributo determinante al rilancio del Paese.

Penso quindi che il congresso, non solo nella sua breve fase conclusiva, debba e possa essere un’occasione di elaborazione e discussione sul futuro del Paese, del territorio, della nostra cooperativa e del movimento nel suo insieme”.

La lettera prosegue con una riflessione sul rapporto stretto tra il ruolo del cooperatore e l’obiettivo di costruire una società migliore.

“Essere socio di una cooperativa richiede responsabilità, impegno, passione, voglia di esserci per progettare una società più giusta dove si possa tornare a credere in un futuro migliore – conclude il presidente di Legacoop Liguria -.  La partecipazione, la costruzione e condivisione di un progetto, è uno dei nostri principali punti di forza che dobbiamo saper migliorare e rafforzare anche e soprattutto in un momento difficile come questo. Il risultato dipende da ognuno di noi e non potrà essere determinato da altri, non potrà “scendere dall’alto” ma dovrà essere il frutto di un lavoro “dal basso” a cui ognuno di noi contribuisce senza attendere che siano altri a portare le soluzioni.  Questa è l’essenza dell’essere cooperatore: impegnarsi in prima persona! Non esistono scorciatoie e la storia del movimento cooperativo è lì a dimostrarcelo.

Ti chiedo quindi di impegnarti per essere protagonista della fase congressuale, farti parte attiva perché i documenti congressuali siano conosciuti e divengano occasione di confronto ed approfondimento con i tuoi soci. Discussi di persona od attraverso la rete dove già ora è attiva una community online che consente a tutti di partecipare in modo libero ed aperto. Ciò farà del congresso un’occasione utile e non la celebrazione di un rito stanco di cui non abbiamo alcun bisogno.

Essere protagonisti, discutere e definire un “progetto” condiviso per il movimento cooperativo italiano e ligure sarà occasione di crescita personale, di rafforzamento della cooperativa e dell’intero sistema.

Ancora una volta il risultato finale dipenderà dalla responsabilità e dall’impegno di ognuno di noi!”.