Un giornale e un portale. La Cooperativa Alta Val Nervia spiega la sua terra come Bene Comune
La Cooperativa di Comunità Alta Val Nervia realizzerà un sistema integrato in grado di creare comunicazione fra gli abitanti, i turisti, gli stranieri residenti e non. Lo avevano scritto al momento della costituzione. Stanno mantenendo le promesse.
E’ infatti stato realizzato il “Numero Zero” di un giornale di carta trimestrale, indipendente ed attento a cogliere le idee, i problemi, le proposte di chi vive o soggiorna in Alta Val Nervia.
E.CO ecologia – comunità – cooperazione : una prima uscita che è stata resa possibile dal contributo di oltre venti operatori turistici e commerciali operanti nel territorio dell’Alta Val Nervia.
Un primo numero dove l’editoriale spiega in modo efficace come la Comunità può essere protagonista di uno sviluppo sostenibile.
“Ci rivolgiamo a tutti coloro che ritengono possibile invertire il trend negativo in questa valle – confermano dalla sede della Cooperativa di Comunità Alta Val Nervia -. Siamo un’azienda che “di mestiere” sviluppa progetti nei campi dell’agricoltura biorganica, del turismo sostenibile e delle fonti di energia rinnovabile. Questa terra è il nostro Bene Comune. Con questi strumenti comunicativi la facciamo conoscere”.
Ma la Cooperativa di Comunità non ha intenzione di fermarsi qui. Si sta lavorando infatti ad un portale digitale che sarà lo strumento informativo in grado di connettere turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, interessati a conoscere il territorio, le sue strutture di accoglienza, la storia e la geografia dei luoghi. Chiunque in zona offre servizi turistici e sottoscriverà la missione della Cooperativa di Comunità potrà presentarsi attraverso questo portale. App specifiche illustreranno servizi, percorsi, siti di interesse storico e naturalistico. Non sarà quindi un portale commerciale, ma uno strumento di incontro in grado di comunicare idee – attraverso una chat – eventi, situazioni ed opportunità al servizio della comunità e dei turisti italiani e stranieri.
Foto di Apricale di Adriano Maini su Facebook