Summer School a Genova. Design e tecnologia “sartoriale” per nuovi servizi per le persone con disabilità
Summer School a Genova. Buona la prima. Giornata. Quella che ha aperto questo evento di Legacoopsociali dedicato a “Design e tecnologia a supporto dei servizi per le persone con disabilità”.
Tre giorni di formazione con l’obiettivo di approfondire e acquisire conoscenze, metodi e strumenti messi a disposizione dal design e dalle potenzialità delle nuove tecnologie per immaginare progettualità innovative e nuove prassi di lavoro nell’ambito dei servizi a supporto delle persone con disabilità, in particolare dei servizi semi-residenziali diurni e domiciliari.
“Cambiare è immaginarsi il futuro, è molto difficile, più facile adagiarsi – ha spiegato Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria, nel corso del talk che ha chiuso la prima giornata di lavori -. Ma il mondo della cooperazione ha sempre dimostrato di essere innovativo, avendo la capacità di leggere la realtà, confrontarsi con gli altri, creare rete e guardare al futuro con modelli diversi in settori diversi”.
Nell’ambito della disabilità la sfida è particolarmente complessa.
“Abbiamo di fronte le persone e le persone cambiano nel tempo con le loro specifiche disabilità– ha ricordato Eleonora Vanni , presidente nazionale Legacoopsociali -. Ecco perché dobbiamo pensare a forme di design centrate sulle persone con diverse patologie, nonché alle esigenze dei nostri operatori e al contesto dove si opera.
Questa Summer Schhol conferma la nostra capacità di confrontarsi con partner diversi che in passato non avremmo mai pensato potessero essere nostri interlocutori in questo settore”.
La tavola rotonda ha confermato che si può dare una risposta ad una situazione che vedrà nei prossimi anni una popolazione sempre più anziana e con disabilità in aumento.
L’Istituto Italiano di Tecnologia sviluppa esoscheletri, investe sul rapporto tra IAL e protesi, lavora per arrivare alla creazione di ambienti interattivi che permettano l’assistenza a casa con una gestione di dati inimmaginabile in visite periodiche, ha confermato Lorenzo De Micheli – Responsabile del Rehab Technologies Lab IIT.
“ Tutti d’accordo sul Design for ALL ma attenzione a non rischiare che questo diventi per nessuno – ha sottolineato Niccolò Casiddu Associazione Design for All Italia -. Oggi ci vuole una delicata sartorialità nelle scelte che tengano conto delle persone. Perché non esistono i paraplegici, esiste Mario che è paraplegico”.
“ Per far questo non bisogna andare da soli – ha ricordato il presidente di Fondazione Pico, Piero Ingrosso -. Ecco perché bisogna dare continuità e valore alle connessioni. Noi lo stiamo facendo costantemente grazie al ruolo di Coopfond in Pico e al coinvolgimento di partner tecnologici.
Questa Summer School è l’esempio del nostro sforzo di staccarsi dal quotidiano e confrontarsi per capire il futuro”.
A quello, ovviamente, guardano i giovani. Quelli che hanno dato vita all’Officina delle Idee. L’iniziativa che mira a costituire un gruppo di giovani formati in diverse discipline che, con il sostegno di Legacoop Liguria, sviluppino delle idee innovative e mettano a frutto il loro potenziale.
“ I giovani sono sensibili ai valori ma poi non sanno come trasformarli in realtà quando vogliono sviluppare i loro progetti in impresa. Il mondo cooperativo è la risposta a questa esigenza ma è un modello che ragazzi e ragazze conoscono ancora poco – ha spiegato Pietro Vago -.
Con la nostra Officina delle Idee avvieremo un percorso di formazione che proseguirà poi con una serie di esperienze all’interno delle cooperative per far vedere ai giovani concretamente come i loro valori possono concretizzarsi in questa forma di impresa in più settori”.
Per realizzare design e tecnologia a supporto dei servizi per le persone con disabilità, occorre però un deciso un passo in avanti complessivo.
“Un passo in avanti organizzativo ma pure politico, perché tanti temi che stiamo affrontando non fanno parte dell’agenda politica – ha chiosato Simone Gamberini, presidente nazionale di Legacoop, alla conclusione del talk -. Il nostro obiettivo è coinvolgere più soggetti possibili che possano mettere competenze a disposizione in modo da creare valore aggiunto per le comunità, le persone, le nostre lavoratrici e lavoratori.
Abbiamo la capacità, nell’ambito delle comunità, non solo di gestire i servizi, ma di creare connessione fra le persone. E fare in modo che proprio queste persone non siano soggetti passivi delle tecnologie ma veri e propri cittadini dell’innovazione.
E a proposito di connessione. Questa Summer School ci permette di riflettere come le nostre ambizioni si possono effettivamente coordinare con gli strumenti che siamo in grado di mettere in corsa”.