Sciopero della Gdo: Coop Liguria assicura nuovamente l’apertura dei punti vendita
Come già accaduto lo scorso 7 novembre, anche sabato 19 dicembre, nonostante lo sciopero in programma nella grande distribuzione, tutti i punti vendita di Coop Liguria resteranno aperti.
Anche in questa occasione, infatti, la Cooperativa si impegna ad assicurare il regolare funzionamento dei negozi, sia per non creare disagi a Soci e clienti (si tratta dell’ultimo sabato prima di Natale), sia per garantire libertà di lavorare al personale che non intende aderire allo sciopero.
Coop auspica la ripresa delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e ribadisce di essere favorevole a chiudere un accordo con le Organizzazioni Sindacali, delle quali, nonostante la fortissima crisi in atto, non ha mai rifiutato di trattare le richieste salariali.
Coop, tuttavia, è ferma e risoluta nel proposito di ottenere gli stessi costi che CGIL, CISL e UIL hanno convenuto – e converranno – con le altre imprese del settore per colmare il divario competitivo con le altre imprese della distribuzione, che ammonta a 46 milioni di euro l’anno e oggi non è più sostenibile.
Per recuperare almeno in parte questi costi, Coop ha proposto di intervenire solo sugli eventi futuri, senza intaccare la retribuzione del personale già in forza e soprattutto senza rinunciare alle norme sociali che – pur rappresentando un costo maggiore di quello applicato dalla concorrenza – connotano la distintività delle cooperative di consumatori.
Coop non intende modificare le maggiori tutele che garantisce ai suoi lavoratori in tema di salute, continuando a pagare il 100% del salario durante le assenze per malattia (anche ne periodi in cui gli altri contratti riconoscono solo il 75%) e ad assicurare al lavoratore malato la conservazione del posto di lavoro anche oltre i 180 giorni di assenza.
Per prevenire gli abusi determinati dall’assenteismo opportunistico, le cooperative chiedono di applicare le stesse norme che le Organizzazioni Sindacali hanno siglato già dal 2011 con altre imprese della distribuzione e che oggi, inspiegabilmente, rifiutano di applicare in Coop.
Una tutela da abusi che da soli rappresentano il 15% del differenziale di costo con i concorrenti, che le diverse velocità della contrattazione hanno determinato nel settore.