Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria, intervistato dalla rivista on line  CUOREECONOMICO. L’occasione per spiegare come la crisi energetica, tra i tanti problemi,  abbia innescato  processi virtuosi di accelerazione sul fronte della transizione energetica e digitale.

“Credo che sia l’emergenza energetica sia quella sanitaria abbiano accelerato i processi di transizione ecologica e digitale, percorsi che hanno un ruolo chiave anche nel promuovere la competitività delle imprese – ha spiegato Rossi al giornale -.  Già prima dell’emergenza Covid e del vertiginoso aumento delle bollette legate allo scenario geopolitico causato dalla guerra russo-ucraina, molte imprese liguri del mondo cooperativo avevano messo in atto una serie di percorsi di innovazione sostenibile. Questi due eventi hanno ulteriormente accelerato i processi. Per le altre aziende che invece erano più in ritardo la situazione emergenziale ha rappresentato un input per mettersi in carreggiata. In sostanza, per alcune imprese il raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica e digitale era inserito nel quadro di una visione già strutturata che ha semplicemente subìto una forte accelerazione; per le altre, che erano rimaste più indietro, l’aumento delle bollette ha rappresentato un’occasione di impostare questi percorsi virtuosi. Si è investito molto in impianti rinnovabili, in efficienza energetica, ma anche ad esempio nella realizzazione di reti biodegradabili per la coltivazione dei mitili. C’è una grande sensibilità su questi temi”.

Ma per favorire questi percorsi di innovazione e tutela ambientale occorre sfruttare al meglio le risorse del Pnrr.

“Una questione centrale da affrontare è la necessità di snellire i processi burocratici. E’ necessario avere regole chiare e snelle che favoriscano investimenti e permettano di concretizzare in tempi brevi i progetti. Questo è ancora più importante se pensiamo alla grande opportunità offerta dalle risorse del Pnrr – ha confermato Mattia Rossi a CUOREECONOMICO -.  Un ambito ad elevato potenziale è ad esempio quello delle comunità energetiche, su cui c’è un forte interesse. Tuttavia chi ha già maturato un a solida sensibilità culturale su questi temi e vuole investire in questo settore si deve scontrare con una burocrazia estremamente complessa. La semplificazione normativa è dunque una questione da affrontare in modo prioritario. E’ su questi temi che, come Paese, rischiamo di perdere terreno in termini di competitività”.

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