PSR: Agrinsieme chiede rapida apertura bandi e soluzione criteri di accesso
Agrinsieme Liguria ( ( il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative dell’Alleanza delle cooperative, di Cia e Confagricoltura ) chiede il massimo impegno per una rapida apertura dei Bandi del Piano di Sviluppo Rurale. Rimarcando anche una problematicità su alcuni requisiti di accesso.
E’ stato così sollecitato l’Assessore Mai ad intervenire con urgenza, nonché sensibilizzati i Gruppi consiliari.
Il positivo risultato conseguito con la definitiva approvazione del PSR da parte degli Uffici della UE, non è ancora sufficiente per far diventare concrete le aspettative di tanti agricoltori liguri.
Servono ancora diversi tasselli, tutt’altro che semplici e scontati da conseguire, per effetto di iter burocratici davvero incomprensibili, nonché alcune impostazioni che mal si conciliano con le caratteristiche della nostra agricoltura.
Il primo problema è di procedura: dopo l’approvazione dl Piano serve anche la ratifica – con il parere vincolante della UE – dei criteri di selezione , requisito imprescindibile per consentire di presentare le domande di contributo. L’ “ingolfamento” degli Uffici Comunitari rischia di far scivolare al 2016 l’apertura dei termini e la concreta possibilità di avviare le procedure per gli investimenti.
Il secondo concerne i criteri di accesso alle misure di investimento e di avvio di nuove imprese, che presentano per alcuni settori – olivicoltura in particolare – soglie di accesso assolutamente incompatibili con la nostra realtà produttiva.
Entrambe le situazione determinano una condizione che Agrinsieme Liguria giudica inaccettabile.
Con grande preoccupazione abbiamo formalmente richiesto all’ Assessore all’Agricoltura, Stefano Mai, un impegno straordinario per trovare una soluzione , tanto al problema dei tempi quanto a quello dei requisiti di accesso.
A sostegno di questa opera Agrinsieme Liguria sta operando anche verso tutti i gruppi politici rappresentati in Consiglio affinché sostengano un’azione comune a sostegno del settore.
Confidiamo che la competenza della struttura e l’impegno dell’Assessore e della Giunta tutta, sostenuto dal Consiglio regionale, scongiuri il determinarsi di ulteriori ritardi, davvero insopportabili per il settore e consenta di trovare una soluzione per garantire l’accesso agli investimenti ad imprese la cui esclusione risulterebbe del tutto incomprensibile.
Il settore da molto tempo attende di poter attingere ai Fondi strutturali per avviare una nuova fase di investimenti e facilitare il processo di ricambio generazionale in agricoltura: processi utili al settore e a tutta l’economia regionale.