Pescato nel Mar Ligure e Orto Qui: quando il marchio aiuta le imprese
Presentazione ufficiale, oggi, nell’auditorium della Regione Liguria, per due progetti di valorizzazione dei prodotti del territorio, promossi da Coop Liguria e Legacoop Liguria, impegnate da sempre nella promozione delle eccellenze locali e nel sostegno all’economia regionale, come sancito dal Protocollo di Intesa – siglato oltre dieci anni fa e rinnovato a fine 2010 – con le associazioni di categoria dei piccoli e medi produttori agricoli e artigianali liguri, per proseguire il lavoro di valorizzazione e promozione dei prodotti locali nei punti vendita Coop della Liguria, che sta dando ottimi risultati in termini di crescita del fatturato delle imprese locali.
In Coop Liguria, gli acquisti da produttori locali rappresentano circa il 10% di quelli totali effettuati ogni anno. Il rapporto commerciale con la Cooperativa, inoltre, ha permesso a molte imprese del territorio di diventare fornitori di Coop Consorzio Nord Ovest – che effettua gli acquisti per conto di Coop Liguria, Coop Lombardia e Novacoop (Piemonte) – e in qualche caso del Consorzio Nazionale Coop Italia.
Nel corso del 2012, le vendite di prodotti forniti da imprese liguri, nelle tre Cooperative di Coop Consorzio Nord Ovest, sono state pari a 110 milioni di euro, con un incremento del 5% sul 2011.
Gli acquisti complessivi effettuati da Coop, nel 2012, presso le 9 imprese liguri fornitrici nazionali di prodotto a marchio, invece, sono stati pari a 30 milioni di euro. Si tratta di Pamfood Savona, per il pesto fresco Fior Fiore Coop e la salsa di noci; Ars Food Val di Vara, per lo yogurt biologico Vivi Verde; Raineri di Imperia, per l’olio extravergine Fior Fiore di oliva taggiasca e le olive taggiasca Fior Fiore sott’olio e in salamoia; Isnardi, sempre di Imperia, per il paté di olive, carciofi e pomodori e il pesto a lunga conservazione; Grondona di Genova, per i canestrelli Fior Fiore; Noberasco di Albenga e Madi Ventura di Genova, per la frutta secca; Appetais Italia e Profotec, per alcuni surgelati.
«Coop Liguria – ricorda il Presidente Francesco Berardini – si impegna da sempre nella valorizzazione dei prodotti e delle imprese locali, come dimostra la presenza nel nostro assortimento di molte eccellenze del territorio: dai formaggi della Val D’Aveto e della Val di Vara agli ortaggi della piana di Albenga, dall’ampia varietà di vini e olii locali ai prodotti da forno e alla pasta fresca. Questa attenzione alle tipicità locali va di pari passo con il radicamento della Cooperativa nel proprio territorio ed è parte integrante della nostra distintività. Evidenziando il pesce del Mar Ligure e i prodotti ortofrutticoli di eccellenza del nostro territorio, inoltre, non ci limitiamo a sostenere l’economia regionale, ma proponiamo ai consumatori prodotti dalle ottime caratteristiche organolettiche e nutrizionali, rispettosi dell’ambiente nei processi produttivi e nei sistemi di pesca, quindi coerenti con il nostro impegno per la promozione di stili di vita più sani e per la salvaguardia del pianeta».
«Con i due progetti che presentiamo oggi – conferma il presidente di Legacoop Liguria Gianluigi Granero – proseguiamo il nostro impegno per la valorizzazione dei prodotti del territorio, soprattutto a sostegno dei pescatori liguri, in attesa di una politica comunitaria in grado di riconoscere la specificità della pesca del Mediterraneo: il Consorzio “Pescatori di Liguria” rappresenta un esempio importante per dare risposte a una categoria provata da mille difficoltà. Accordi per la distribuzione del pescato e dei prodotti ortofrutticoli, come questo messo in atto con Coop Liguria, dimostrano la capacità del mondo cooperativo di fare sistema e di organizzare una filiera corta, in grado di venire incontro alle esigenze del consumatore».
Il marchio “Pescato nel Mar Ligure”
Per valorizzare il pescato locale, Coop Liguria e Legacoop Liguria hanno realizzato il marchio “Pescato nel Mar Ligure”, esposto sui banchi delle pescherie Coop di tutta la regione per rendere immediatamente riconoscibile il pesce pescato nel nostro mare. L’obiettivo, da un lato, è quello di garantire ai consumatori la possibilità di individuare più agevolmente un prodotto eccellente sotto il profilo della qualità e della sicurezza, dai costi contenuti; dall’altro è quello di tutelare i pescatori, sempre più in difficoltà a causa della crisi economica e del caro gasolio.
Le varietà di pesce identificate dal marchio sono principalmente: boga, lanzardo, sugarello, merlano, pesce lama, mostella, gambero rosa, occhiata, bonitto, palamita, tombarello, barracuda, alaccia, salpa, sarda e acciuga.
Per potersi fregiare del marchio, le bolle di carico che accompagnano il pesce devono specificarne la provenienza. Il pesce, inoltre, deve essere pescato nel rispetto di un preciso disciplinare messo a punto da Lega Pesca Liguria, che specifica in quali aree può essere catturato e con quali attrezzi. I pescatori che partecipano al progetto hanno costituito il Consorzio “Pescatori di Liguria”, che conta un centinaio di barche, in prevalenza del Ponente ligure, al quale Coop Liguria garantisce un canale di vendita stabile.
Molte delle specie evidenziate dal marchio “Pescato nel Mar Ligure” sono tra quelle promosse dal progetto “Pesce ritrovato” by F.I.S.H.S.C.A.L.E., di cui Coop Liguria e Lega Pesca sono partner, assieme a Costa Edutainment-Acquario di Genova, che ne è il capofila, Legambiente, AGCI Agrital e Softeco Sismat. Il progetto, finanziato dall’Unione Europea e sostenuto dalla Regione Liguria, punta a promuovere il consumo delle cosiddette “specie ritrovate”, quelle cioè che i consumatori non sono abituati ad acquistare e che gli stessi pescatori spesso ributtano in mare, perché non hanno mercato. Continuare a consumare solo poche specie ittiche, tuttavia, ha costi ambientali altissimi, perché le sottopone a un sovra sfruttamento insostenibile. Cambiare abitudini a tavola e al supermercato, quindi, può incidere significativamente sulla tutela dell’ecosistema marino.
«Questo accordo – spiega Barbara Esposto, responsabile regionale di Lega Pesca – è una strategica alleanza anti-crisi, perché inserisce a pieno titolo le produzioni locali nel sistema dell’agroalimentare di qualità. Il marchio “Pescato nel Mar Ligure” rende visibile e produttivo a prezzi competitivi il nesso tra territorio e produzioni culinarie, valorizzando il contributo della cultura alimentare legata al pesce. Incidere sulle abitudini e le scelte dei consumatori, sempre meno portati ad acquistare il pesce intero e sempre più orientati su prodotti già puliti e porzionati, può rappresentare un’opportunità per la pesca ligure: nell’ambito del progetto messo a punto con Coop Liguria, ad esempio, c’è la volontà di sperimentare la proposta di pre-lavorati a base di pesce locale, come gli hamburger pronti da cuocere».
Il progetto “Orto Qui”
A partire da giugno, in tutti i 249 punti vendita di Coop Consorzio Nord Ovest, ha debuttato il marchio “Orto Qui”, che evidenzia i prodotti ortofrutticoli coltivati nei territori di elezione di Coop Liguria, Coop Lombardia e Novacoop Piemonte.
Il marchio, naturale evoluzione del progetto “Filiera cooperativa”, nato nel 2010 per avvicinare consumatori e produttori locali, identifica un paniere di circa 60 referenze, prodotte da un parco fornitori formato da 15 aziende e cooperative agricole selezionate. L’assortimento è legato alla stagionalità e prevede una presenza più marcata dei prodotti tra giugno e ottobre.
Il progetto “Orto Qui” intende mettere l’agricoltura al centro della proposta di Coop per il consumatore, valorizzando produzioni di nicchia, di elevata qualità e strettamente legate alle tradizioni locali, spesso penalizzate da una disponibilità molto scarsa e dal forte legame con la stagionalità, che le rendono difficili da proporre nelle grande distribuzione.
Grazie al marchio collettivo realizzato da Coop Consorzio Nord Ovest, invece, queste produzioni acquistano rilievo e visibilità, in uno spazio – il punto vendita Coop – in grado di valorizzarle, grazie a una comunicazione mirata, alla possibilità di realizzare incontri tra produttori e consumatori, all’educazione alla territorialità. Coop, inoltre, è in grado di aiutare queste aziende a crescere e a strutturarsi, potendo contare su una domanda costante di prodotto e su una filiera logistica che – grazie all’entrata in funzione della nuova piattaforma di Rivalta Scrivia – promuove efficienza, garantisce la freschezza e riduce l’impatto ambientale dei prodotti.
I produttori liguri che rientrano attualmente nel progetto “Orto Qui” sono due: la cooperativa Ortofrutticola di Albenga, che riunisce numerosi produttori del Ponente ligure, e la ditta Ruggero Rossi di Prà, che produce il celebre basilico. Il progetto Orto Qui ha permesso alle tre Cooperative del Nord Ovest di ampliare il mercato dei prodotti di eccellenza, per garantire ai consumatori prodotti di elevata qualità e sviluppare le economie dei singoli territori. Dalla Liguria, ad esempio, vengono “esportate” in Piemonte e Lombardia produzioni locali di alto livello, come il basilico di Prà, i pomodori cuore di bue, il cavolo e il carciofo di Albenga, le melanzane tonde genovesi, mentre sui banchi dei supermercati e degli ipermercati Coop della Liguria viene garantita la presenza di prodotti altrettanto eccellenti, come le pesche di Volpedo, le mele della Valtellina e di Cuneo, le ciliegie di Garbagna, i frutti di bosco di Peveragno.
«Per il futuro – spiega Giuseppe Capaldo, Responsabile Filiera Ortofrutta di Coop Consorzio Nord Ovest – in Liguria l’obiettivo del progetto “Orto Qui” sarà creare, in collaborazione con i fornitori locali del Levante, un polo di aggregazione analogo a ciò che l’Ortofrutticola di Albenga rappresenta per il Ponente, in modo da contrastare l’eccessiva frammentazione delle produzioni liguri, che rende molto difficile, per i produttori, accedere al circuito della grande distribuzione, il quale richiede quantitativi rilevanti e disponibilità non occasionali».