Per raccontare serve una storia. E la cooperativa Librotondo
Il conte Dracula e l’asilo politico, le leggende, la letteratura e i diritti dei rifugiati. Hanno almeno un punto in comune. Per raccontarli serve una storia. E’ proprio quello che fa la cooperativa Librotondo a Genova e in giro per l’Europa: narrare storie.
Comincia così l’articolo su Repubblica Genova, a firma Massimiliano Salvo, dedicata alla pattuglia di Librotondo che gira l’Europa con le parole. Dopo Lettonia e Repubblica Ceca la cooperativa è appena tornata dalla Romania dove ha partecipato pure ad uno show televisivo.
Librotondo ha sede in salita Oregina da più di dieci anni e si occupa di storytelling con adulti e bambini. A Genova fa un lavoro raro, organizza progetti e corsi di formazione – principalmente sulla cultura dell’infanzia– facendo letteratura, arte e giochi.
Lo scorso anno ha vinto un bando dell’Unione Europea, il programma Grundvig: partecipa così al progetto Common Stories of Europe.
“ Raccontare storie è il filo conduttore delle attività – spiega a Repubblica, Lucia Tringali, pedagogista di Librotondo -. Ogni partner organizza festival e workshop di storytelling nella propria città e ospita le delegazioni degli altri paesi. Lo scopo è trovare nuovi spunti per il proprio lavoro.
Grazie a questo progetto anche l’Italia avrà il suo festival: sarà a Genova la primavera del prossimo anno, organizzato con la Biblioteca De Amicis e probabilmente con l’Associazione abitanti della Maddalena”.
Incontrare i “racconta storie” degli altri paesi serve per confrontare le arti narrative. Per Librotondo lo storytelling è l’unico strumento professionale ed è importante scoprire nuove tecniche per migliorarsi.
“Raccontiamo le storie soprattutto ai bambini – spiega ancora Lucia Tringali a Repubblica – estratti o piccoli racconti. E’ un modo per incuriosirli e magari avvicinarli alla lettura di tutto il libro”.
L’articolo completo lo si trova su Repubblica Genova di venerdì 2 agosto.