Forum Regionale per lo Sviluppo Sostenibile. Rossi: sugli obiettivi dell’Agenda 2030 un patto in Liguria che unisca imprese, istituzioni e Università
Appuntamento oggi a Genova con il 6° Forum Regionale per lo Sviluppo Sostenibile nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Al centro del dibattito le strategie per il coinvolgimento dei cittadini nel percorso di Agenda 2030; il ruolo delle imprese tra sostenibilità e rischio greenwashing; sostenibilità e media.
“ Applicare il modello cooperativo significa di per sé tenere mettere al centro delle attività i 17 obiettivi ONU sul tema della sostenibilità – ha spiegato nel suo intervento il presidente di Legacoop Liguria, Mattia Rossi, oggi anche in rappresentanza dell’Alleanza delle Cooperative Liguria -. Le nostre cooperative hanno una media di addetti superiore rispetto ad altre forme d’impresa e sono una testimonianza costante della nostra voglia di assumerci sempre di più ulteriori responsabilità verso le comunità e il futuro del pianeta.
Oggi ho proposto un patto su questi temi a tutto il mondo istituzionale, dell’Università e delle imprese per mettere al centro la sostenibilità come tema trasversale che ci unisce e motore di sviluppo del territorio.
Perché un patto? Perché lo abbiamo sperimentato all’interno di Legacoop tra le nostre cooperative e insieme alle altre organizzazioni che rappresentano questo modello di impresa. Il risultato è stato una ricaduta concreta di benefici su tante imprese di filiere diverse che, proprio puntando sulla sostenibilità, hanno saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano nello sviluppo economico della nostra regione”.
Per arrivare a questi obiettivi, ci vuole anche trasparenza. Evitando il rischio greenwashing, analizzando ed evitando le conseguenze che un’affermazione sulla sostenibilità porti ad informazioni false o capaci di ingannare consumatori, investitori e altri partecipanti al mercato, oppure quando altre informazioni possano essere omesse.
“Facciamo grandi investimenti sulla formazione dei nostri manager proprio per ridurre al minimo questi rischi – ha concluso Mattia Rossi nel suo intervento – . Oggi possono esserci informazioni scorrette anche date in buona fede sulle quali si può intervenire. Ma chi mette in atto pratiche di greenwashing per creare scorciatoie o azioni contrarie all’etica, avrà sempre la totale condanna dal movimento cooperativo”.
Nell’ambito delle sessioni pomeridiane è intervenuta anche Marilù Cavallero che ha portato l’esperienza della Cooperativa Dafne nell’ambito del Laboratorio progetto So|Glob|E | Educazione.