Ore 8.30 di martedì. Parte il clic per i bandi “Area di crisi industriale non complessa ligure” e “Area crisi industriale complessa del Savonese”. Le ultime dal webinar di Legacoop Liguria
Oggi , martedì 23 luglio, alle 8.30 parte ufficialmente il “clic” per partecipare ai bandi legati “Area di crisi industriale non complessa ligure” ed “Area crisi industriale complessa del Savonese”.
Un’opportunità anche per tante cooperative che ieri hanno potuto avere da Regione Liguria e Filse gli ultimi aggiornamenti su come partecipare grazie ad un webinar organizzato da Legacoop Liguria.
Il forte interesse è confermato dai primi dati del periodo di pubblicazione off-line dei due bandi. Walter Bertini, dirigente di Filse, ha anticipato come per il bando dell’area complessa del savonese ci siano già 33 domande di cui 3 completate pronte da firmare; per l’area di crisi non complessa ligure sono già 60 con 3 da firmare.
In realtà non è necessario correre. C’è tempo fino al 31 luglio. Viene considerata la graduatoria complessiva dei progetti, non chi arriva primo.
“La Regione Liguria conferma il proprio impegno a salvaguardia e sviluppo dell’industrialità del savonese, con una nuova misura da 15 milioni di euro che punta a rafforzare l’attività d’impresa in relazione anche a un aumento occupazionale. Basti pensare che, l’omologo bando sulla precedente programmazione (POR FESR 2014-2020), ha portato a 252 assunzioni – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana, intervenuto al webinar –
Se guardiamo all’altro bando destinato all’Area di crisi industriale non complessa ligure, basta pensare che l’omologo bando sulla precedente programmazione (POR FESR 2014-2020) ha generato in queste aree 307 assunzioni.
Numeri che ci auguriamo di replicare e, perché no, superare con queste nuove misure. Vogliamo fare in modo che questi progetti promuovano un lavoro migliore e più stabile. Un’opportunità che il mondo cooperativo può certamente cogliere grazie al forte radicamento nelle comunità alle quali i bandi si rivolgono”.
Un webinar che ha permesso alle cooperative di capire – grazie agli interventi di Gabriella Drago, Direttore Dipartimento Sviluppo economico della Regione Liguria e di Simona Scrocca, Coordinamento bandi, animazione economica e informatizzazione di Filse – quanto venga premiata la capacità di creare occupazione, avendo consigli utili come la possibilità di allegare già il Durc per velocizzare la pratica o la verifica dei codici Ateco.
Per chi nel corso della compilazione della pratica avesse dei dubbi, può sempre scrivere a info@filse.it
“Un webinar molto partecipato che conferma l’attenzione delle nostre cooperative a cogliere i bandi che creano occupazione sul territorio – commenta Mattia Rossi, presidente Legacoop Liguria, che ha aperto i lavori del webinar -. Regione Liguria e Filse stanno confermando un’attenzione particolare a distribuire sul territorio risorse per il tessuto economico. Le nostre cooperative, lo dimostrano i dati presentati nelle diverse assemblee di bilancio, hanno dati mediamente positivi, stanno migliorando le performance e confermano la loro capacità di redistribuire ricchezza e occupazione sul territorio. Questi due bandi vanno nella stessa direzione, possiamo cogliere diverse opportunità”.
Legacoop Liguria peraltro fa parte del Comitato di sorveglianza e programmazione di Regione Liguria, uno strumento che permette un continuo scambio di idee per mettere a punto progettualità efficaci a beneficio di imprese e territorio.
Riepilogando, ecco le caratteristiche principali dei due bandi (per chi vuole avere ulteriori informazioni può scrivere a Isabella Ippolito, responsabile Settore Produzione e Servizi Legacoop Liguria, che ha coordinato oggi i lavori del webinar, alla mail isabella.ippolito@legaliguria.coop )
NUOVO BANDO PER LE IMPRESE DEI 38 COMUNI DELL’AREA DI CRISI NON COMPLESSA.
La procedura consente alle micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata di richiedere un’agevolazione che combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento a una parte a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili.
Per richiedere l’agevolazione regionale l’investimento dev’essere superiore ai 200 mila euro. Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal 1° luglio 2023, per: l’acquisto di suolo aziendale (max 10% delle spese), fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% (incluse le spese di progettazione e collaudo), acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze (es. licenze d’uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti ecc.), know-how (max 20% investimento), prestazioni consulenziali (max 10% investimento), studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale ed ambientale, interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali (es. soluzioni di digital/web marketing, siti internet, “e-business” e “e-commerce”, punto vendita digitale).
Rientrano all’interno dell’area di crisi industriale non complessa i comuni di Genova (aree portuali, parte della Val Polcevera, aree di Cornigliano, Erzelli, entroterra di Voltri), Borzonasca, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Carasco, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lorsica, Mezzanego, Moconesi, Ne, Neirone, Orero, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d’Aveto, Tribogna per quel che riguarda la provincia di Genova; Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo, Vessalico per la provincia di Imperia; La Spezia, Arcola, Bolano, Follo e Santo Stefano di Magra per la provincia della Spezia.
Le imprese interessate potranno presentare domanda, accedendo al Sistema “Bandi On Line” di Filse, dal 23 al 31 luglio.
NUOVO BANDO DEDICATO ALL’AREA DI CRISI INDUSTRIALE COMPLESSA DEL SAVONESE
La procedura consente alle micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata di richiedere un’agevolazione che combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento a una parte a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili.
Per richiedere l’agevolazione regionale l’investimento dev’essere superiore ai 200 mila euro. Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal 1° luglio 2023, per: l’acquisto di suolo aziendale (max 10% delle spese), fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% (incluse le spese di progettazione e collaudo), acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze (es. licenze d’uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti ecc.), know-how (max 20% investimento), prestazioni consulenziali (max 10% investimento), studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale ed ambientale, interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali (es. soluzioni di digital/web marketing, siti internet, “e-business” e “e-commerce”, punto vendita digitale).
I comuni riconosciuti all’interno dell’area di crisi industriali complessa del Savonese sono: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Quiliano, Roccavignale, Vado Ligure, Villanova d’Albenga.
Le imprese interessate potranno presentare domanda, accedendo al Sistema “Bandi On Line” di Filse, dal 23 al 31 luglio.