Novello ” A Imperia il bilancio sociale specchio dei cooperatori che creano lavoro e sviluppo “
Intervento di Giovanni Novello *
C’è una cooperazione meno visibile che non cerca la notorietà, ma produce risultati e numeri significativi.
La cooperazione della provincia di Imperia rispecchia lo spirito e il carattere degli uomini e delle donne radicati al territorio: lavora alacremente e sovente senza chiedere aiuto a terzi, creando sviluppo e occupazione.
Tale considerazione trova importanti conferme nel bilancio sociale Legacoop Imperia 2016 ( scarica il documento allegato) che è il primo a riportare una comparazione su un triennio riguardo ai dati occupazionali, al valore della produzione e alla composizione della base sociale, permettendo, dunque, un’analisi completa e chiara.
In questa terza edizione, escluso il consumo che riguarda una sola cooperativa, di piccole dimensioni, operante in un territorio montano con una popolazione non superiore ai 10.000 abitanti e che, pertanto rientra nei regimi derogatori alla prevalenza (D.M. 30 dicembre 2005), ma che rappresenta uno dei passaggi fondamentali della storia del movimento cooperativo in questa provincia, tutti gli altri settori registrano miglioramenti.
Dal mondo del sociale a quello dei servizi alle imprese, dalla pesca al turismo e cultura, dall’agroalimentare alle cooperative di comunità, tutte le cooperative hanno prodotto – nel periodo 2014-2016 – un valore della produzione, di anno in anno, maggiore.
Il dato dell’occupazione cooperativa del 2016 (1.197) registra una lieve crescita sia rispetto al 2014 (1.077) e un netto recupero e miglioramento rispetto al 2015 (984). Tali oscillamenti rispecchiano le fasi alterne che caratterizzano questa provincia, spesso paragonata – a livello statistico nazionale – alle zone più disagiate del paese.
Si assiste, tuttavia, a lenti processi di contrasto all’abbandono dell’entroterra volti a mantenere i servizi essenziali (scuole, botteghe, luoghi di aggregazione) che hanno bisogno di tempi lunghi e di qualità progettuali elevate. Legacoop Liguria ha ben chiaro il quadro d’insieme e si impegna alla promozione di una nuova forma di impresa con “le cooperative di comunità”, quale strumento per ri-allacciare le componenti sociali, economiche e culturali di un entroterra, per connotazione frammentato e distante, ma risorsa fondamentale e inesplorata per un futuro sostenibile.
In questa provincia di confine, viviamo molte delle situazioni quotidiane, lavorative e sociali, come sospesi tra un passato glorioso e un continuo arrancare nel tentativo di riconvertire e riqualificare un tessuto economico e culturale.
Legacoop Imperia riceve periodicamente richieste da parte di giovani in cerca di spazi in cui sviluppare attività lavorative che riguardano il benessere, il tempo libero, la cultura, le produzioni artistiche, ma che fanno fatica a decollare; per contro, Legacoop rappresenta anche il mondo delle Società di Mutuo Soccorso che a Imperia è una realtà significativa, spesso fulcro della vita sociale di paesini dell’entroterra, dove i beni patrimoniali da gestire (costruiti da chi necessitava di spazi di condivisione ai primi del 1900 o nel dopoguerra) stanno diventando un problema e non più una risorsa.
Spesso ci interroghiamo su questa dicotomia e se, da un lato, la sfida potrebbe essere quella di costruire un ponte tra passato e presente, dall’altra sembra forzosa la convivenza tra due mondi che hanno punti di partenza differenti: costruire ciò che manca oppure valorizzare e potenziare l’esistente.
In realtà, le imprese cooperative operano ogni giorno cercando di equilibrare questi due aspetti per cui spesso ciò che per gli altri è una sfida per le nostre cooperative è quotidianità.
* Coordinatore Legacoop Liguria a Imperia