Nella crisi Coopfond aumenta gli interventi per le cooperative
Sette interventi in più, ma pari a un importo complessivo inferiore. Segno evidente di una maggiore frammentazione degli interventi: a causa della crisi le cooperative hanno investito, ma più per operazioni di consolidamento dell’attività che non per vere e proprie operazioni di accrescimento significativo. È questo il primo dato che emerge dalla Rendicontazione realizzata da Coopfond relativa ai risultati ottenuti durante l’esercizio 2013/2014, che sarà presentata questa settimana alla Direzione nazionale di Legacoop e successivamente pubblicata sul sito del Fondo.
Nel corso dell’esercizio sono stati deliberati 52 interventi (42 delibere rotative e 10 partecipazioni stabili, in gran parte destinati a potenziare le finanziarie territoriali) con un impegno complessivo di 32 milioni. Le revoche relative alle delibere dell’esercizio stesso sono state 2 per complessivi 1,2 milioni e, di conseguenza, l’importo deliberato netto è stato quindi pari a 30,8 milioni. Nell’esercizio precedente gli interventi erano stati 45 (sempre con 2 rettifiche) e l’importo netto aveva raggiunto i 37 milioni di euro.
La flessione dell’importo medio testimonia che i fabbisogni finanziari sono inferiori (con l’eccezione di progetti speciali e di housing sociale) perché sono più contenuti i piani di investimento presentati dalle cooperative. In termini numerici il maggior numero di interventi si colloca nelle sezioni promozione (in questo sono ricompresi diversi progetti di workers buyout) e sviluppo, oltre a 5 progetti di fusione finalizzati all’accrescimento della dimensione media aziendale.