Lo dice anche l’Area Studi Legacoop nazionale : coop comunità realtà in crescita. E la Liguria è protagonista

Le cooperative di comunità. L’Area Studi di Legacoop nazionale lo certifica: sono una realtà in crescita. E la Liguria trascina questa crescita.
” Se infatti la distribuzione sul territorio nazionale appare piuttosto omogenea tra Nord e Sud del Paese – sottolinea la nota nazionale – tuttavia le regioni dove si riscontra una maggiore concentrazione sono la Liguria, la Toscana, la Puglia, la Calabria, l’Emilia-Romagna e le Marche
Complessivamente le 55 imprese, classificabili come cooperative di comunità, raccolgono 2.752 soci e 466 dipendenti, generando un volume d’affari di 18.320.625 euro ( bilanci fino al 2018).
L’occupazione e il valore della produzione sono nettamente concentrati nei servizi di ristorazione e alloggio (rispettivamente il 36% e il 36% del totale), nel turismo (rispettivamente il 26% e il 21% del totale) e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (rispettivamente il 10% e il15% del totale).
Circa il 47% delle cooperative aderisce all’associazione di settore Legacoop Culturmedia, mentre il valore della produzione e il numero degli occupati si concentrano prevalentemente nelle Sociali (rispettivamente il 61% e il 66% del totale) e in Culturmedia (il 27% e il 21% del totale).
Un aspetto particolarmente innovativo è quello che emerge dall’analisi della composizione degli organi gestionali delle cooperative di comunità. Sono infatti il 39% del campione le imprese a conduzione in maggioranza femminile e il 30% quelle con “quote rosa” nei consigli di amministrazione comprese tra il 30% e il 50%. Inoltre, per il 40% dei casi l’età media dei membri del Cda non supera i 40 anni mentre solo nel 18% delle imprese l’età media nei Cda è maggiore di 50 anni.
” Sono dati che a livello nazionale premiano il nostro impegno sul territorio – sottolinea Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria -. E confermano le potenzialità di sviluppo di questo modello di cooperativa in settori , basta pensare al turismo nel suo complesso, che proprio nella nostra regione hanno margini molto alti nei prossimi anni”.

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