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21 Nov 2019
Legacoopsociali: sostegno agli operatori sociali del comune di Genova e alle OOSS per lo sciopero
Legacoopsociali esprime solidarietà e sostegno agli operatori sociali del comune di Genova e alle OOSS che hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori della direzione delle politiche sociali per il 26 Novembre , condividendone le motivazioni e le rivendicazioni, invitando le Cooperative e i lavoratori al presidio previsto per la stessa giornata alle ore 14.00 a Palazzo Tursi.
Lo stato di abbandono dei servizi è evidente e anche noi lo tocchiamo con mano tutti i giorni
Il lavoro degli operatori sociali è prezioso e fondamentale e non ha bisogno di essere screditato con accuse vaghe e non circostanziate, gli organici sono insufficienti a gestire la complessità a fronte di bisogni che aumentano , l’interlocuzione con l’assessorato è difficile e mai volta a costruire politiche sociali condivise e progetti di sistema.
Purtroppo tutto questo avviene in un clima generale di pesante attacco al sistema dei servizi sociali sia a livello nazionale che locale (ultimo esempio taglio di 300.000 € ai custodi sociali) e con una campagna strumentale contro il terzo settore ; dall’attacco indiscriminato alle ONG , e si intreccia con strumentalizzazioni politiche da cui siamo lontanissimi.
In un momento in cui le tensioni sociali sono altissime, le povertà e il divario fra ricchi e poveri aumentano ci sarebbe bisogno che la politica tutta agisse in maniera opposta mettendo al centro le persone, i bisogni dei più fragili, politiche economiche di sostegno attivo e non assistenziale.
Invece si respira un clima di odio e di paura di cui a farne le spese sono proprio i cittadini più deboli
Del resto se la logica è questa è evidente che chi lavora per l’inclusione, per la tutela dei diritti ,per l’innovazione sociale può rappresentare un ostacolo, un argine alla deriva individualista e autoritaria.
C’E’ BISOGNO DI SERVIZI, C’E’ BISOGNO DEL FONDAMENTALE CONTRIBUTO DEGLI OPERATORI SOCIALI!
Proprio per questi motivi condividiamo i contenuti proposti dalla OOSS, sottolineando come gli operatori sociali, pubblici e del privato sociale (i secondi oramai la stragrande maggioranza) vadano tutelati ,consapevoli che questo può avvenire solo se si crea una vasta mobilitazione e un fronte ampio che partendo dalla tutela dei diritti proponga al nostro paese e alle comunità locali un modello di innovazione sociale vero, sostenibile e trasparente.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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