12 Mar 2020

Legacoop scrive agli Enti: su ipermercati, supermercati e discount il Decreto dell’11 marzo è esplicito

Dopo l’ultimo Decreto del’11 marzo ci sono alcuni passaggi che riguardano il settore alimentare chiaramente spiegati. Sono quindi  prive di  fondamento giuridico e normativo eventuali ordinanze che  prevedessero ulteriori limitazioni oltre a quelle previste dal Decreto e che imponessero presidi individuali di protezione; è invece naturalmente obbligatorio  “garantire la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.

Legacoop Liguria ha scritto in serata una lettera  all’Assessore allo Sviluppo Economico ed al Commercio della Regione Liguria, Andrea Benveduti; ai Prefetti della Liguria, al Direttore Generale A.N.C.I. Liguria; ai Sindaci dei Comuni della Liguria. ” Per confermare l’impegno delle imprese nostre associate al rigoroso rispetto delle norme, siamo pertanto a chiedere cortesemente ma fermamente che tutti le Istituzioni ed Enti  non pongano limitazioni ulteriori, non esplicitamente previste da norme di legge, che rischiano di aggravare una situazione già difficile per gli operatori e per gli stessi consumatori”.

Ecco il testo completo della lettera

Come noto, con il DPCM 11/3/2020, sono state emanate ulteriori misure per il contenimento del contagio da COVID-19 sull’intero territorio nazionale.

In particolare, e fino al 25 marzo p.v., sono state sospese diverse attività di commercio e servizio.

Tra quelle esplicitamente non comprese nella sospensione, e quindi regolarmente consentite, vi sono “le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione”.

L’allegato 1 del decreto elenca precisamente le attività consentite, comprendendovi esplicitamente, tra le altre:

“Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari”

Questi punti vendita possono esercitare la propria attività anche se “ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività”, cioè anche se altri diversi punti vendita, non appartenenti all’elenco di cui al predetto allegato, rimarranno chiusi al pubblico.

Ulteriori limitazioni all’interno di ipermercati, supermercati e discount, oltre che essere di difficile – se non impossibile – realizzazione, non sono previsti dal decreto e perciò sarebbero ingiustificate e prive di  fondamento giuridico e normativo eventuali ordinanze che le prevedessero e che imponessero presidi individuali di protezione; è invece naturalmente obbligatorio  “garantire la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.

Nel confermare l’impegno delle imprese nostre associate al rigoroso rispetto delle norme, siamo pertanto a chiedere cortesemente ma fermamente che tutti le Istituzioni ed Enti  non pongano limitazioni ulteriori, non esplicitamente previste da norme di legge, che rischiano di aggravare una situazione già difficile per gli operatori e per gli stessi consumatori.

Infine, chiediamo cortesemente di voler favorire il supporto della Protezione civile o del Personale di sicurezza pubblica in aiuto alle attività commerciali che stanno subendo assalti ingiustificati per approvvigionamento merci.

Ringraziando per l’attenzione, inviamo cordiali saluti.

Mattia Rossi Presidente Legacoop Liguria

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