29 Ott 2020

Legacoop Produzione e Servizi, Balducci è il nuovo presidente. Rossi: avanti con i progetti di digitalizzazione nelle filiere della logistica

Gianmaria Balducci è il nuovo presidente nazionale di Legacoop Produzione e Servizi. È stato eletto al termine della prima assemblea di mandato dell’associazione che rappresenta 2.400 imprese cooperative, che danno lavoro a 154.000 persone (+2% nel 2019) di cui circa l’80% soci lavoratori e che nel 2019 hanno sviluppato un valore della produzione di 16,53 miliardi di euro (+2,5%).

Era la prima vera Assemblea di mandato dell’Associazione Nazionale Cooperative di Produzione, Lavoro e Servizi, nata nel novembre 2017 dalla fusione di Legacoop Servizi ed Ancpl

“ Abbiamo chiaro che la nostra strada è quella di produrre valore economico, lavoro, sostenibilità e inclusione – sottolinea Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria, che ha seguito come tutti on line i lavori  -. Siamo di fronte ad un bivio: o invertiamo la tendenza o il rischio è che si compia la parabola di questo modello di sviluppo con l’inevitabile discesa verso un individualismo sfrenato.

L’emergenza Covid ha messo in risalto da una parte cooperative che hanno garantito servizi in filiere essenziali senza neppure avere certezza sulla remunerazione. Dall’altra ha accentuato elementi di crisi già in atto, aprendo altri fronti di criticità.

Ecco perché  anche nella nostra Assemblea territoriale abbiamo rilanciato la necessità di uno sforzo ulteriore di supporto alle nostre cooperative, accelerando sulla creazione di reti e digitalizzazione in molti settori come ad esempio nelle filiere della logistica”.

” Questa crisi ci sta trasformando: da una parte dobbiamo capire come essere utili come associazione. Dall’altra guardare a nuovi lavori e settori che puntano sull’innovazione – sottolinea il direttore nazionale di Legacoop Produzione e Servizi,  Fabrizio Bolzoni, intervenuto alcune settimane fa all’Assemblea territoriale in Liguria – La stessa figura del socio lavoratore va declinata  a nuove condizioni: anche noi dobbiamo fare uno sforzo di aggiornamento, senza però stravolgere lo “status” del socio lavoratore come vorrebbero alcune proposte parlamentari.

Certo è che, come recitava il titolo dell’Assemblea, noi stiamo  “Insieme per costruire lavoro”. Le due associazioni che abbiamo aggregato due anni e mezzo fa sono accomunate dal tema del lavoro. Che si svolga in una fabbrica o in un appalto dei servizi, il lavoro è al centro e dà il senso alle nostre scelte.

Un esempio è quello dell’applicazione dei contratti collettivi di lavoro. Sulle norme degli appalti pubblici è necessario indicare quale contratto viene applicato. Altrimenti si crea un meccanismo di dumping contrattuale che distorce la concorrenza fra le imprese”.

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