Legacoop a Imperia. Tra imprese storiche e nuove start up
Presenti storicamente in settori come il turismo, l’agroalimentare, la floricoltura, la pesca e nella grande distribuzione commerciale. Pronte a sviluppare da anni nuove competenze in settori in rapido sviluppo come le attività multiservizi e in quelli specifici dedicati alla persona. Ma anche capaci in tempi di crisi di intercettare i bisogni che il territorio ha espresso in settori innovativi o in forte cambiamento.
Si è presentato così il tessuto delle imprese cooperative della provincia di Imperia (56 imprese cooperative. 28.377 di cui lavoratori 1108. Valore produzione 283 milioni. 2293 occupati) riunitosi oggi ,presso la Camera di Commercio di Imperia, per il loro congresso provinciale.
“ Molte imprese cooperative che hanno ormai un respiro regionale o nazionale – spiega Paolo Michelis, coordinatore Legacoop Liguria a Imperia – hanno avuto la loro genesi in questo territorio confermando la vocazione di queste zone a coniugare l’economia del territorio con il benessere delle persone che ci vivono. E il successo di questa formula è strettamente legato alla capacità e alla volontà di cooperare, tra imprese, privati e comunità”.
Tanti i nomi ormai storicamente conosciuti. Da Coseva a Il Faggio, da Florcoop a alla Cooperativa Omnia, da Conad a Coop. Ma si fanno avanti tanti nomi nuovi con alcune cooperative nate direttamente da azioni di promozione di impresa cooperativa come Bellacoopia e di formazione su start up di imprese con progetti che Legacoop Liguria ha sviluppato con la collaborazione e la regia della Camera di Commercio di Imperia.
“Sono diverse le cooperative molto innovative che si stanno misurando per intercettare e rispondere ai nuovi bisogni – sottolinea Paolo Michelis -. Tra queste possiamo segnalare la Social dent (una cooperativa di dentisti ), la Gps (una cooperativa di neodiplomati che fornisce servizi di insegnamento nella fascia degli studenti delle superiori) o la Digitalapp ( che lavora con le nuove tecnologie fa doposcuola ai bambini dislessici). Sono realtà appena all’inizio ma che fondano il loro business su analisi del territorio ben precise, in linea con la tradizione delle cooperative imperiesi capaci di sviluppare le condizioni per la crescita dell’economia del territorio attraverso la creazione di valori e di valore” . Malgrado la crisi economica complessiva il movimento cooperativo presenta ancora numeri importanti.
Nella provincia di Imperia operano infatti 56 imprese cooperative con 28.377 soci di cui 1108 sono i soci lavoratori. Il valore della produzione è di 283 milioni. Il totale degli occupati è di 2293.
Con questo congresso provinciale Legacoop Liguria guarda avanti anche nell’Imperiese. Tre gli obiettivi principali. Sviluppare progetti di cooperazione transfrontaliera ed in particolare gli Alcotra affinché questo territorio continui ad avere risorse utili allo sviluppo della propria competitività . In collaborazione con i comuni della provincia di Cuneo , la regione Liguria e la regione Piemonte. Sostenere i percorsi di realizzazione e potenziamento delle linee viarie che ci collegano al Piemonte e alla Francia ed in particolare la statale 28 . Ridurre i costi logistici delle imprese che producono sul territorio ed esportano. Lavorando insieme alle altre associazioni di categoria affinché, ad esempio, si riducano mediante convenzione i costi autostradali almeno su questo tratto autostradale.
“ Le radici del mutualismo in questo territorio sono molto antiche e la cooperazione si è sviluppata anche fra imprenditori dando solidità a settori come quelli floricolo, della pesca e della grande distribuzione che ancora oggi rappresentano un forte elemento di sviluppo di questo territorio – ha ricordato il presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero – Oggi occorre muoversi in una logica internazionale, aprendosi verso i territori vicini in tutti i settori dell’economia, rendendo impellente la soluzione dei nodi delle infrastrutture”.
Per arrivare a questo occorrono risorse.
“ Le possiamo trovare avviando progetti europei grazie ad una sinergia fra tutti i soggetti – ha confermato il presidente della Camera di Commercio, Franco Amedeo -. Ma per attirare gli investimenti abbiamo bisogno di infrastrutture e sotto questo aspetto siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Dall’allungamento dell’Aurelia Bis, al traforo di Arma Cantarano , per arrivare al nodo autostradale di Savona rispetto ai flussi verso Imperia: ci auguriamo che la nuova legislazione nazionale dia impulso all’avvio di alcune opere fondamentali”. L’economia imperiese guarda avanti. Per raggiungere i risultati prefissi per il mondo della cooperazione, lo si è visto anche dalle presenze al congresso, gli alleati non mancano.