La nuova Coop.Ge. festeggia 45 anni e svela il nuovo assetto con la fusione ormai completata tra le due coop TIEMME e Coop.Ge.
La nuova Coop.Ge. festeggia 45 anni e svela il nuovo assetto con la fusione ormai completata tra le due coop TIEMME e Coop.Ge.
“ Oggi possiamo celebrare questi due traguardi importanti – ha spiegato Alessandro Testa, presidente di Coop.Ge. aprendo il dibattito a Villa Lo Zerbino moderato dalla giornalista Eva Perasso -. La nuova realtà conta più di 900 soci dipendenti e un fatturato intorno ai 25 milioni. Non è mai facile realizzare una fusione, ma abbiamo voluto cogliere fortemente questa occasione per competere su nuovi mercati. I cambiamenti quantitativi portano anche a cambiamenti qualitativi, li vediamo già nella nostra cooperativa”.
Piccolo è bello è un “format” ormai superato? Il dibattito ha permesso di cogliere spunti diversi.
Per Maurizio Conti, Professore di Economia Politica UniGe “ il salto dimensionale permette l’inserimento di metodologie innovative e i processi di fusione facilitano investimenti”. Per Andrea Benveduti, Assessore Sviluppo Economico della Regione Liguria “ il giusto taglio dimensionale di un’impresa è da collegare al settore dove opera. Ma come Regione Liguria ci siamo confrontati spesso con Legacoop Liguria per favorire una crescita dimensionale delle imprese che porti con sé una crescita culturale. Abbiamo bisogno di cooperative forti perché il mondo cooperativo rappresenta una gamba fondamentale di questa nuova economia che si sta sviluppando: le coop hanno la capacità di tenere attaccate le comunità al territorio”.
Per Dora Iacobelli , Direttrice Progetti e formazione Coopfond “ le integrazioni non si fanno a freddo, le fusioni non portano ad una somma ma ad un soggetto nuovo. Questa operazione di Coop.Ge. soddisfa tutti questi aspetti tanto più in un settore come la logistica dove investiamo molto”.
Ma al di là del taglio dimensionale dell’impresa, occorre mettere al centro il tema del lavoro. Lo ha ribadito Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria. “ Questo di Coop.Ge. è un esempio di come idee più piccole possano diventare grandi grazie allo sforzo di tanti lavoratori di diverse generazioni. Ecco perché noi da una parte sosteniamo l’avvio di start up con rigorosi studi di fattibilità delle idee di impresa che ci presentano, dall’altra con la Regione Liguria richiediamo nuovi interventi per far fronte a questa sorte di nanismo imprenditoriale che affligge la nostra regione, migliorando la patrimonializzazione delle imprese, favorendo le fusioni. Vogliamo sostenere le idee piccole perché diventino grandi. Le coop hanno dimostrato nei decenni di avere spesso una dimensione più ampia di altre imprese e di essere più longeve”.