In un’area verde di San Siro di Struppa, nasce un’oasi di partecipazione e sostenibilità. Coop Liguria tra i partner del progetto
Trasformare un’area verde in un contenitore di attività e progetti al servizio della comunità. È questo l’obiettivo con cui il Municipio IV Media Val Bisagno ha attivato un Patto di collaborazione coinvolgendo imprese, associazioni e scuole del territorio, decisi a mettere a disposizione le proprie risorse per creare uno spazio condiviso, partecipato e realmente fruibile da tutti, che sia un laboratorio di buone pratiche di sostenibilità. Tra i diversi partner Coop Liguria che ha deciso di donare all’oasi di San Siro di Struppa i 1.000 alberi destinati alla città di Genova dal progetto Coop “Oasi urbane”, volto a contrastare la crisi climatica attraverso la messa a dimora di 10.000 alberi, a livello nazionale, per assorbire gas serra e prevenire gli effetti drammatici delle “bombe d’acqua”. Il progetto è stato finanziato con la campagna “Green Weeks” (realizzata tra agosto e settembre), che ha promosso uno “sconto sostenibile” del 25% su prodotti Coop e grandi marche, destinando il 5% del ricavato a queste attività di tutela ambientale.
“Abbiamo preferito usare i 1.000 alberi destinati alla Liguria per inserirci in un progetto collettivo, anziché creare una nostra “oasi urbana” – spiega il Presidente di Coop Liguria Roberto Pittalis – perché crediamo nel lavoro di squadra, che pratichiamo da sempre e che fa sì che ci siano forti punti di contatto tra i nostri progetti e quelli degli altri partner: con la campagna “Ogni ape conta”, tuteliamo le api e abbiamo coinvolto i nostri fornitori affinché diano loro rifugio sui propri terreni; con l’associazione TrashTeam abbiamo realizzato iniziative congiunte di sensibilizzazione ambientale e li abbiamo invitati all’evento organizzato da Coop a Milano in occasione della Youth4Climate COP26; infine collaboriamo da anni alla valorizzazione dell’Acquedotto storico, quali partner del Festival dell’Acquedotto, promosso dal Teatro dell’Ortica”.
L’area individuata, di 6.000 metri quadrati, si trova a San Siro di Struppa, accessibile da via Araone.
Gli altri partner che hanno siglato il Patto volto a “rigenerarla” sono attualmente sette, ognuno pronto a investire risorse e competenze:
- l’associazione ambientalista TrashTeam, costituita da giovani volontari impegnati in attività di tutela ambientale, in particolare la ripulitura dei fiumi, proporrà laboratori sulla coltivazione degli alberi da frutto, recuperando varietà antiche oggi dimenticate;
- l’associazione Api Genova ha spostato nell’area il suo apiario urbano e proporrà incontri e laboratori sulla conoscenza delle api rivolti a studenti e cittadini;
- la Federazione per la tutela e la valorizzazione dell’acquedotto storico della Valbisagno punta a costruire sull’area un punto di accoglienza per le tante classi e i turisti che visitano l’acquedotto, realizzando nel tempo anche un punto ristoro e un’area pic nic;
- l’Istituto Agrario Marsano, la cui sede è a pochi passi dall’oasi, la utilizzerà per realizzare orti didattici da far gestire agli studenti, attivando laboratori rivolti alle scuole e ai cittadini;
- AMIU Genova, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Genova darà continuità a quanto già realizzato attraverso il progetto europeo “Force”, metterà a disposizione le proprie competenze per individuare ulteriori modalità di finanziamento e assicurerà il proprio impegno nel rafforzare le iniziative di educazione ambientale e di sostenibilità legate all’ area verde di San Siro di Struppa;
- Confservizi collaborerà al progetto, ricercando ulteriori partnership volte a reperire risorse per arricchirlo e migliorarlo costantemente.
L’area destinata ad accogliere l’oasi attualmente è stata sgomberata dalle sterpaglie che l’avevano ricoperta quasi completamente ed è pronta per accogliere gli alberi che saranno piantati da Coop Liguria: i primi, un centinaio, da mettere a dimora subito, gli altri la prossima Primavera.
“Questo progetto – spiega il Presidente del Municipio Roberto D’Avolio – punta a offrire al quartiere uno spazio partecipato, per sensibilizzare i cittadini sul tema attualissimo della sostenibilità, attraverso azioni concrete di educazione ambientale. Si tratta del primo passo di un percorso che si completerà in un paio d’anni, perché dobbiamo ancora trovare tutte le risorse che servono a finanziare il progetto, ma confidiamo nel lavoro di rete che stiamo costruendo con le associazioni del territorio, che stanno mostrando tanta voglia di impegnarsi e di collaborare e siamo certi di avere anche il sostegno della cittadinanza”.