Il Museo Arturo Martini di Vado Ligure festeggia i suoi primi quarant’anni. E si regala un libro curato dalla Coop A.R.C.A.
Il Museo Arturo Martini di Vado Ligure festeggia i suoi primi quarant’anni con l’edizione di un nuovo volume dedicato alla storia del museo dall’inaugurazione avvenuta il 14 febbraio 1982 al nuovo allestimento realizzato nel 2016.
E’ stato realizzato per il Comune di Vado Ligure dalla Cooperativa A.R.C.A. e curato da Magda Tassinari e dalla Presidente della Cooperativa Donatella Ventura, con testi di Giovanni Lunardon, Pietro Millefiori e Paolo Ramagli.
Si tratta di una guida-catalogo che propone una rilettura delle opere esposte con nuovi importanti attribuzioni ed elementi di studio conseguenti al riesame delle diverse collezioni. Tutte le opere sono riprodotte a colori, ampio spazio è dedicato agli approfondimenti storici e ogni sezione è introdotta da una digressione generale che ne racconta i temi e le linee di ricerca artistica, gli artisti e le personalità.
Il connubio tra arte e letteratura ha reso negli anni Villa Groppallo un luogo di aggregazione, di incontro, di apprendimento, di discussione e di progettualità; un luogo dove i vadesi possono trovare le tracce della loro storia e un pubblico sempre più vasto può scoprire quale passato importante abbia avuto la città.
Villa Groppallo si presenta come il “museo della città” dove vengono raccontati i diversi momenti storici che hanno visto la cultura protagonista a Vado Ligure: dalle origini romane riscoperte nel XIX secolo da don Cesare Queirolo alla storia della Villa, dalla trasformazione industriale del territorio del primo Novecento alle prestigiose edizioni del Premio Vado che hanno portato nella cittadina ligure artisti da tutta Italia, agli artisti che negli anni Cinquanta hanno respirato il polline sparso nell’aria di Vado Ligure da Arturo Martini. Infatti il perno su cui ruota l’intera esposizione permanente, è rappresentato dalla figura del grande maestro trevigiano (1889-1947) che a Vado ha vissuto, ha deciso di creare la sua famiglia e ha lasciato una traccia indelebile.