Giardini Luzzati – Spazio Comune. Le coop Il Cesto e Archeologia protagoniste nella “piazza diffusa”
Presentato oggi “Giardini Luzzati – Spazio Comune”.
Dal 1° gennaio 2017 – e fino al 31 dicembre 2019 – il Ce.Sto con Cooperativa Archeologia e Fondazione Luzzati Teatro della Tosse Onlus hanno in carico la gestione dell’area “Giardini Luzzati”.
L’assegnazione scaturisce da un bando indetto dal Comune di Genova grazie al quale i servizi sociali, culturali, sportivi e commerciali (compresi la sottostante piazza Mauro Rostagno”, il campetto sportivo e il parco archeologico) potranno essere gestiti in sinergia per favorire la riqualificazione e la vivibilità dell’intero quartiere.
“L’intuizione dell’Amministrazione comunale – sottolinea l’assessore alla cultura e al turismo Carla Sibilla – mira a una proposta per le esigenze di tutta l’utenza, con particolare attenzione alla socialità e all’aggregazione. I Giardini Luzzati sono una “piazza diffusa”, la piazza dei diritti e delle arti nel cuore della città, dove si ritrovano bambini, giovani, anziani e famiglie, turisti e “foresti” di passaggio, “nuovi cittadini di origine straniera”, fasce deboli. Un pubblico non convenzionale attratto dalla varietà di una proposta che vuole superare le barriere etniche, linguistiche e di genere e dalla stretta connessione con la quotidianità”.
Il complesso include – oltre all’Area Archeologica – un Circolo (bar/ristorante), due piazze (Emanuele Luzzati e Mauro Rostagno), un Orto Sociale, il Campetto da Calcio Eduardo Galeano.
Il progetto promosso da Ce.Sto – realtà attiva nel sociale dal 1987 – si distingue per tre “parole d’ordine” che, unite, rafforzano il loro significato: Culture, Sociale, Territori.
La proposta culturale è intesa soprattutto come migliore strumento di aggregazione, di coesione sociale fra elementi di provenienza ed età differenti e come possibilità per fare rete con altri soggetti promotori di alto profilo; il “Sociale” è l’anima storica del Ce.Sto, capofila dell’iniziativa, che dal 2012 ha in carico la gestione, il presidio e la cura dell’area, insieme ad un gruppo di volontari, artisti, operatori sociali. É attiva soprattutto nel campo dell’Accoglienza e dei Minori, che qui trova la possibilità di comunicarsi e comunicare temi di delicata attualità ad un pubblico vasto, avendo a disposizione uno “spazio comune” e pratiche efficaci per farlo; con “Territori” si dichiara il desiderio di farsi ponte fra centro storico e città, fra città e Paese nella lettura di tematiche contemporanee.
I Giardini Luzzati registrano un’intensa frequentazione settimanale (2500 circa d’estate, 1500 d’inverno) catalizzata dal programma disegnato su un’utenza eterogenea e sulla condizione del vivere comune. Ai GL si viene quotidianamente per molti motivi: il volontariato, far giocare i bambini, la presentazione di un libro, uno spettacolo, un aperitivo, un pranzo o una cena, l’area archeologica, giocare una partita di calcio, partecipare ad un corso, l’orto urbano. Migliaia di persone hanno la tessera GL, che garantisce sconti su numerose attività cittadine.
Questo importante riconoscimento avviene dopo quattro anni di attività in seguito alla concessione dello spazio, momento in cui si è attivato un percorso sperimentale di gestione di un bene comune da parte di un’associazione del terzo settore che attraverso le attività commerciali (bar e ristorante) è riuscita a costruire le basi di una possibile fattibilità economica per la gestione dello stesso.
” Un riconoscimento anche alla capacità di fare sistema delle nostre cooperative – spiega Roberto La Marca, responsabile di Legacoop Liguria di CulTurMedia che riunisce le imprese di questi tre settori -. Da una parte la Cooperativa Il Cesto, dall’altra la Cooperativa Archeologia con questi altri partner privati e pubblici, hanno dato vita ad un’esperienza degna di una capitale europea. I risultati raggiunti in questi anni sono già stati formidabili, sono i numeri delle presenze a confermarlo. Ora abbiamo di fronte nuove sfide ma i “Giardini Luzzati – Spazio Comune” hanno tutte le caratteristiche per diventare uno dei principali poli di attività della città”.
Da statuto la Nuova Associazione prevede di investire i guadagni in miglioramenti strutturali dell’area e per incrementare le iniziative culturali e sociali. Inoltre l’ispirazione di fondo è sempre stata, e continua ad essere, quello di perseguire la finalità di rendere questo spazio sempre più “pubblico” e aperto alle esigenze del territorio e di tutti i settori sociali della cittadinanza genovese. L’obiettivo generale è quello di sviluppare uno spazio di integrazione culturale e di aggregazione sociale a disposizione del quartiere contrastando e prevenendo un utilizzo passivo della piazza offrendo al contempo una alternativa alla “movida” basata sulla cultura, l’intercultura, la convivenza pacifica e la cittadinanza attiva.