Entroterra e zone marginali senza abitanti. L’esperienza della Coop Ture Nirvane presentata al Politecnico
L’esperienza dell’Ecovillaggio Torri Superiore protagonista al convegno “Centri Storici Solidali, strategie e strumento per un possibile ritorno” che è tenuto a Lecco nella sede distaccata del Politecnico di Milano.
“Questo progetto “E/migrate, centri storici solidali” parte da un’analisi di diversi territori del Nord Ovest per capire come sia possibile dare una risposta allo svuotamento di zone interne marginali e dei piccoli Comuni – spiega Lucilla Borio che guida la programmazione culturale e internazionale della Coop Ture Nirvane protagonista dell’operazione di recupero dell’Ecovillaggio Torri Superiore -. E’ un tema che anche in Liguria pone problemi di controllo e protezione del territorio, spesso aggravato da dissesti idro geologici che mettono in pericolo opere fondamentali di terrazzamento e difesa dei terreni”.
Cosa si può fare ?
” Abbiamo portato la nostra esperienza rispondendo al coinvolgimento che Sonia Pistidda, docente al Politecnico Milano, ci ha cortesemente richiesto – prosegue Lucilla Borio -. Senza presunzione noi questa sfida contro l’abbandono del territorio l’abbiamo affrontata e ad oggi vinta sotto molti aspetti. E’ un modello che si può riprendere in un contesto dove è necessario dare risposta alla richiesta di alloggio e alla necessità di radicamento di persone che arrivano da altri Paesi. E alla volontà di molti giovani di tornare in questi luoghi anche lontani dai grandi centri.
Ma per farlo devono cambiare le normative. Università e Centri di Ricerca devono trovare nuovi modelli di sviluppo, immaginare un futuro diverso perché gli schemi passati non sono più ripetibili. Noi di Coop Ture Nirvane ci siamo, pronti a creare e partecipare a tavoli di confronto multidisciplinare con Università, ricercatori, chi vive sul territorio, enti pubblici e privati. Possiamo invertire tutti insieme questo scivolamento a valle e l’abbandono delle zone marginali”.