Il prezzo dell’energia e del gas naturale rappresenta un fattore strategico per la crescita e per gli equilibri economici generali.
L’impennata dei prezzi dell’energia – su cui hanno inciso negativamente, oltre a diverse condizioni macro economiche e macropolitiche, anche gli effetti della pandemia – strozza ormai famiglie ed imprese, determinando aumenti insostenibili nelle bollette e nei costi di produzione e significative ricadute sociali, distributive ed occupazionali.
L’azione intrapresa fino ad ora dal Governo, a dispetto del giusto obiettivo di contenimento degli aumenti per i clienti più vulnerabili e per le imprese in difficoltà, se non adeguatamente orientata e riorientata, rischia di produrre effetti paradossali quando non, addirittura, negativi – sottolinea l’Alleanza delle Cooperative -. Si pensi, ad esempio, alla richiesta di restituzione degli “extraprofitti” prevista per tutti i produttori di energie rinnovabili e che va a penalizzare proprio i consumatori, colpendo, tra l’altro, comunità energetiche o cooperative che auto-producono ed auto-consumano energie da fonti rinnovabili in una logica mutualistica del “profitto energetico” e di riduzione dei costi e delle emissioni.
L’Alleanza delle Cooperative ha sintetizzato in 10 punti ( scarica il documento completo in allegato) le richieste più urgenti del movimento cooperativo:
dare urgente attuazione alla disciplina in materia di comunità di energia rinnovabile e di comunità energetiche dei cittadini e promuovere autoconsumo individuale e collettivo
disporre adeguate misure di compensazione e sostegno diretto per clienti vulnerabili e per le imprese energivore o gasivore;
prevedere possibilità di differimento temporaneo o di rateizzazione, senza interessi, nel pagamento delle bollette;
agire sulla fiscalità e sui finanziamenti;
agire sulle bollette e sugli oneri di sistema;
promuovere e sostenere forme mutualistiche senza scopo di lucro di acquisto collettivo di beni e servizi energetici in forma cooperativa;
riorganizzare con procedure semplici ed univoche e rendere strutturali i bonus edilizi e gli incentivi finalizzati all’efficienza energetica degli edifici e degli impianti
intensificare gli investimenti nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica;
prevedere una stabile destinazione delle somme derivanti dalle aste per l’assegnazione delle quote di emissione di CO2 alla riduzione degli oneri generali di sistema;
garantire la resilienza, la trasparenza e l’integrità del funzionamento dei mercati

In un incontro con il Ministro Cingolani, l’Alleanza delle Cooperative ha messo in primo piano l’opportunità delle Comunità Energetiche.
“ Innanzitutto, occorre dare urgente attuazione alla disciplina in materia di comunità di energia rinnovabile e di comunità energetiche dei cittadini e promuovere autoconsumo individuale e collettivo per realizzare un modello energetico sostenibile, distribuito, democratico, partecipato, cooperativo, resiliente è stato spiegato al Ministro -. In tale contesto, occorre garantire un sistema incentivante specifico e mirato che valorizzi i profili di mutualità delle comunità energetiche, soprattutto se realizzate in forma cooperativa. Si ritiene inoltre necessario affiancare gli incentivi previsti nel PNRR che sono stati individuati come finanziamenti a tasso zero per Comuni sotto i 5000 abitanti con misure più specifiche, come contributi a fondo perduto, necessari per la realizzazione degli impianti. Considerato inoltre che la legge istitutiva delle CER non prevede limiti territoriali se non quelli del collegamento degli utenti a una stessa cabina primaria, e considerato che l’obiettivo della misura è il raggiungimento di una potenza istallata di 2 giga di FER, si ritiene che per favorire il rapido raggiungimento di tale obiettivo primario si dovrebbe rendere possibile l’utilizzo di questa misura a tutti i cittadini collegati ad una cabina primaria che “colleghi almeno un comune con meno di 5 mila abitanti”.