Da Sascia a Genova Gourmet. Lo zafferano ora lo si fa biologico con la Coop Ghinghinelli
Giggi sta uggiolando mentre spiega a Sascia, con la calma che ci vuole, il grande affare dello zafferano.
Bisogna averne di quello buono, di quello forte; mettiamo che sia abruzzese, che forse se ne può trovare un po’, anche se ha un prezzo da far girare la testa. Dunque se ne prende una parte, e io te ne do cento grammi, e tu lo pesti al mortaio fino a sfarinarlo come borotalco. Preso così è troppo potente per farci da mangiare e farebbe anche male. Allora io ti do anche una parte doppia di cremor di tartaro, sai, quello che si raschia dalle botti per fare andar di corpo. Male non fa, anzi fa bene con quello che mangia la gente oggigiorno. Deve essere asciutto e seccato per bene, se no son guai; bisogna che ci stai attenta a lavorarlo quando il tempo è a tramontana, perché lo devi fare a borotalco anche quello e non deve impastarsi, se no si butta tutto. Poi, siccome le donne stanno attente più al colore che alla sostanza, guarda, io dopo tanti anni vedo che meglio di tutto è una partetta, diciamo più o meno mezza parte, di noccioli di olive, di quelle nostrali. Il nocciolo, se lo macini e lo pesti anche lui, butta tutto un po’ sull’arancione e fa sostanza.
Così Maggiani ne “La Regina Disadorna” racconta ( romanzando ? ) come si faceva lo zafferano.
Ora per fortuna lo fanno bene. Soprattutto la Cooperativa Ghinghinelli. Con un processo produttivo talmente sotto controllo da essere riconosciuto da Genova Gourmet come l’unico zafferano ( vedi il link http://www.genovagourmet.it/multimedia/315/GG_zafferano_21giu.pdf ) tra i prodotti certificati dai ristoranti di Genova Gourmet.
Genova – Liguria Gourmet è il marchio collettivo geografico per la ristorazione genovese ideato, registrato e garantito dalla Camera di Commercio di Genova per valorizzare e tutelare l´eccellenza e tipicità della gastronomia locale, certificando la “Vera Genova nel piatto…”.
Il marchio Genova – Liguria Gourmet è rilasciato dalla Camera di Commercio, in collaborazione con le Associazioni di categoria della ristorazione (Ascom Confcommercio – Fepag e Confesercenti – Fiepet), ai ristoranti che si impegnano ad applicare le disposizioni del regolamento d´uso, che è garanzia di origine e qualità della proposta del menù, presentata al cliente, attraverso piatti realizzati secondo le ricette dell´antica tradizione genovese e preparati con i prodotti certificati del territorio.
“Siamo così entrati in un circuito di ristoranti tipici e garantiti dove la qualità è in prima linea – spiega Alberto Airenti, presidente della Cooperativa Ghinghinelli -. Così a fianco di basilico, olio extravergine, ortaggi e altri prodotti, ora anche il nostro zafferano è considerato un prodotto grazie al quale si può gustare la Vera Genova nel piatto”.
Chissà cosa penserebbe Giggi o’ Trafegun se scoprisse che Sascia vuole entrare nella Cooperativa Ghinghinelli.