21 Mar 2025

Correva il giorno 21 marzo 1945. Oggi Coop Liguria ha compiuto 80 anni

Oltre 200 invitati tra Istituzioni, esponenti del movimento cooperativo e Soci volontari si sono riuniti questa mattina alla Fortezza del Priamar di Savona per celebrare gli 80 anni di Coop Liguria, il cui primo nucleo, la “Cooperativa comunale di consumo fra lavoratori di Savona”, nacque proprio il 21 marzo del 1945 nella città della Torretta.
E’ intervenuto anche il presidente di Legacoop Liguria, Mattia Rossi (vedi altro nostro articolo con la sua relazione integrale).

Tra i presenti il Sindaco di Savona, Marco Russo, che ha ricordato il ruolo fondamentale ricoperto da Coop Liguria per l’economia del territorio e per questo ha voluto consegnare un riconoscimento al Presidente Roberto Pittalis.

“È un grande piacere e un grande onore ospitare questo evento – ha detto Russo – e celebrare una realtà come Coop Liguria, fondamentale per il territorio. Coop Liguria ci dimostra che le grandi idee partono sempre dalle piccole cose, ma se sono idee forti e vengono portate avanti con determinazione, gemmano. Coop Liguria ha contribuito alla costruzione della cultura democratica della nostra città e della nostra regione, incarnando negli anni due valori fondamentali: la cultura del lavoro e quella della solidarietà. Vi siamo grati per non tirarvi mai indietro di fronte alle nuove sfide che siamo chiamati ad affrontare, come quella ambientale, del sostegno al territorio e alle persone. Sfide che continueremo ad affrontare insieme collaborando come abbiamo sempre fatto”.

 “Se 80 anni fa, quando siamo nati, la nostra missione sociale era quella di offrire a Soci clienti prodotti di qualità al miglior prezzo – ha dichiarato il Presidente di Coop Liguria, Roberto Pittalis – oggi questo non è più sufficiente. Soci e cittadini vogliono prodotti sicuri, etici e sostenibili, che noi garantiamo attraverso le politiche stringenti che adottiamo sul nostro prodotto a marchio, nella consapevolezza che una buona spesa può davvero cambiare il mondo, incidendo sulle scelte di produzione e consumo. I nostri Soci, inoltre, ci chiedono di impegnarci per generale valore per il territorio, al quale restituiamo ogni anno il 97% dei nostri ricavi tra stipendi, imposte, acquisti di beni o servizi e sostegni alla comunità. Ad esempio aiutiamo stabilmente le associazioni impegnate nella lotta alla povertà, alle quali negli ultimi 5 anni abbiamo distribuito contributi per più di 340.00 euro e più di 5 milioni di euro in merci grazie al progetto “Buon Fine”; abbiamo un rapporto privilegiato con le imprese locali, dalle quali il nostro sistema acquista ogni anno più di 140 milioni di euro in prodotti; supportiamo decine di iniziative nel campo della cultura e dell’aggregazione sociale, collaborando con più di 450 realtà tra Istituzioni, enti culturali e associazioni; incontriamo ogni anno 18.000 bambini e ragazzi delle scuole, ai quali offriamo attività educative gratuite sui temi della corretta alimentazione, dell’ambiente e della cittadinanza attiva; e diamo lavoro a 2.700 persone (occupati medi annui diretti), il che ci colloca fra i datori di lavoro privati più importanti della regione”.

Questi impegni sono parte integrante della natura cooperativa di Coop Liguria, che proprio per questo, nel giorno dell’anniversario, ha scelto di organizzare una tavola rotonda sul tema “Le cooperative costruiscono un mondo migliore”, anche in coerenza con l’Anno internazionale delle cooperative dichiarato dall’ONU per il 2025.

Ne hanno discusso l’economista e docente della L.U.M.S.A. di Roma Luigino Bruni, la presidente di Coop Italia Maura Latini e il presidente nazionale di Legacoop, Simone Gamberini, moderati da Luca Ponzi, caporedattore Rai Liguria.

“Oggi la cooperazione è chiamata a nuove sfide ha detto Maura Latini – a ripensare il concetto di supermercato e a proporre una nuova concezione di cibo, essendo protagonista dell’innovazione digitale e dimostrando di essere un modello economico unico, che ha tutte le carte per dimostrarsi vincente negli anni futuri. Coop è molto più di un supermercato. Si fa carico del miglioramento del contesto sociale, economico e umano di cui è parte. Se ne sente un attore integrante e per questo sceglie di non limitare la propria azione alla semplice vendita di prodotti. Scegliamo di assumerci parte del compito di emancipazione dell’umanità che ci circonda, con le campagne ambientali, con l’educazione al consumo consapevole, con le politiche di no spreco, con le campagne per l’inclusione di genere”.

“Le cooperative – ha ribadito anche Simone Gamberini – operano per promuovere il benessere collettivo, esaltando gli aspetti di inclusione e di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Sono un esempio concreto di un’economia che pone al centro le persone, mettendole in condizioni di dare risposta ai propri bisogni nel segno della partecipazione attiva e della responsabilità condivisa. In un mondo sempre più segnato da disuguaglianze e da crisi ambientali, il modello cooperativo offre una visione di crescita economica che si intreccia con la solidarietà, l’inclusività, il mutualismo; permette di creare opportunità di lavoro dignitoso; rafforza il senso di comunità e promuove prassi aziendali responsabili finalizzate alla riduzione della povertà e alla promozione dell’uguaglianza di genere”.

“La cooperazione – ha detto il professor Luigino Bruni – è sempre stata una cellula staminale nell’organismo civile e si è mossa sempre in direzione ostinata e contraria rispetto ai grandi interessi e i grandi capitali. Deve continuare a farlo, con segnali molto grandi e molto forti di scelte democratiche, pacifiste, a vantaggio dei diritti, delle libertà, non cedendo alle mode dominanti. Solo così, essendo fedele a sé stessa e alle proprie radici, potrà essere un contributo al bene comune del nostro Paese e dell’Europa”.

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