Condiviso si affaccia sul Cembalo. E lancia i suoi servizi a livello internazionale
Cembalo è il nome che i Genovesi dettero alla loro colonia in Crimea che occuparono per oltre un secolo dal 1357 circa.
Cembalo è il nome del quartiere che si affaccia sulla Darsena che all’inizio del 1900 ospitava magazzini, gru e dove ormeggiavano navi non più lunghe di 90 metri per i bassi fondali.
E’ in questo luogo, ormai da anni recuperato con funzioni abitative e spazi commerciali e artigianali, che sorge la nuova sede di CONDIVISO, la società cooperativa consortile che mette in campo una rete di aziende e professionisti genovesi. Un luogo di sviluppo della creatività per chi è alla ricerca di un ambiente lavorativo stimolante anche oltre i confini dei soci della società.
” La nostra strategia è quella di fornire servizi di qualità a costi abbordabili mettendoli a disposizione di piccole e medie aziende che non hanno grandi budget da spendere , riprendendo esperienze di successo che esistono a livello europeo – spiega Lorenzo Novaro, componente di CONDIVISO -. Ma in questa nuova sede possiamo sviluppare anche l’idea di una comunità di imprese e professionisti che possono contaminarsi ed esprimere nuovi progetti. Non ci sono solo spazi per chi, come i soci, hanno bisogno di una sede tutto l’anno, ma anche per chi ha necessità più flessibili o addirittura per chi magari transita da Genova e ha bisogno di un semplice riferimento “.
Uno spazio ampio che si affaccia sul mare tra il Galata e l’Acquario. Da dove questo gruppo di imprese e professionisti da Genova guarda lontano.
CONDIVISO nasce dall’aggregazione di nove diverse realtà professionali che operano nell’ambito dei servizi all’impresa, nel campo di marketing e comunicazione, gestione finanziaria e legale, servizi web e ict, progettazione e realizzazione eventi, allestimenti, innovazione imprenditoriale e culturale.
“Abbiamo l’incarico di seguire la visual identity di Cooperatives Europe – sottolinea Sara Di Paolo, altra componente del gruppo -. E vogliamo sicuramente sviluppare il nostro mercato a livello internazionale. Insieme ci sentiamo più forti e in grado di rispondere alle esigenze dei clienti. Che cosa ha bisogno il mondo cooperativo? Di messaggi chiari e lineari e le cooperative, con i loro valori e la loro storia, ne hanno tanti da potersi spendere”.
Anche perché il mondo cooperativo continua ad essere un modello attrattivo in tutto il mondo.
“In alcuni incontri internazionali – conclude Claudia Gandolfi, project manager di Condiviso – abbiamo potuto toccare con mano come sta crescendo un network di giovani cooperatori con i quali è possibile realizzare gruppi di lavoro in grado di realizzare politiche comuni ma anche modelli di business”.