Con Coopsse il sogno di una notte di fine estate continua anche nei prossimi mesi
Un pomeriggio insieme, ballando, parlando e ascoltando musica. Il “Sogno di una notte di fine estate”, l’evento organizzato dallo SPRAR di Mignanego, non è stato solo un successo di partecipazione.
” E’ stata la conferma di quanto abbiamo visto in questi mesi – sottolinea Caterina Nai Oleari, presidente della cooperativa sociale Coopsse – nel corso dei quali questo Centro ha visto il coinvolgimento del territorio, diventare punto di riferimento per quelli che abitano nel quartiere, luogo di incontro di bambini e famiglie. La festa di fine estate è passata: ma qui a Mignanego le occasioni di integrazione e conoscenza continueranno ogni giorno “.
Lo SPRAR di Mignanego può ospitare fino a 17 persone straniere richiedenti asilo.
” Il tempo medio di permanenza è di 12 mesi – spiega Sandra Torre, responsabile del servizio Sprar dei Giovi gestito da Coopsse insieme all’associazione San Benedetto con una convenzione triennale -. In questo periodo mettiamo in atto tutti i percorsi possibili sia dal punto di vista scolastico che per l’inserimento lavorativo con un contatto continuo con le imprese del territorio. Trasformare un cittadino straniero in una persona integrata è un’operazione complesso ma qui a Mignanego sta conquistando molte persone”.
Un’operazione che ha visto il Comune di Mignanego sempre in prima linea.
” La festa di fine estate è stata l’occasione per far capire quello che Comune e realtà diverse hanno fatto con lo SPRAR – spiega la Sindaco, Maria Grazia Grondona -. Una scommessa vinta, con un’ accoglienza vera, condivisa con la cittadinanza”.