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29 Apr 2017
Alleanza Cooperative incontra Doria su AMIU – IREN e scrive a consiglieri e assessori per scongiurare tagli al Welfare
L’Alleanza delle Cooperative in Liguria in un incontro con il Sindaco Doria ha preso conoscenza in modo approfondito degli ultimi dettagli dell’operazione AMIU – IREN, secondo la quale l’aggregazione fra queste due realtà permetterebbe di creare una multiutility capace di sviluppare progetti in grado non solo di difendere la posizione sul mercato ma di rilanciare una politica industriale in questo settore.
Al di là dei tempi ormai estremamente ridotti per riuscire a ragionare sul tema senza l’assillo della imminente tornata elettorale, l’Alleanza delle Cooperative in Liguria ritiene che sia in ogni caso necessaria da parte di tutte le forze politiche la presa di coscienza della necessità di trovare una soluzione praticabile nel breve periodo e, in mancanza di valide alternative, che non si possa negare a priori la validita’ della strada proposta.
Occorre infatti creare una società solida e rendere virtuoso il ciclo dei rifiuti, così da avviare anche nuova occupazione, garantire trasparenza e qualità negli appalti troppo spesso condizionati dall’offerta al massimo ribasso, ed attirare nuovi investimenti in una gestione sostenibile dal punto di vista ambientale.
Solo una rinnovata capacità industriale di AMIU permetterà un contenimento dei costi della TARI con benefici – oltre che per i cittadini – anche per la competitività delle imprese del nostro territorio e con vantaggi al bilancio complessivo del Comune di Genova , scongiurando sciagurati tagli ad altri settori come quello del welfare dove cittadini e imprese hanno già dovuto affrontare in questi anni le conseguenze della crisi economica complessiva.
Proprio su questo tema l’Alleanza delle Cooperative ha scritto ad assessori e consiglieri per lanciare l’allarme
“Se il bilancio previsionale dovesse non essere approvato o peggio ancora se venisse approvato con pesanti rincari delle tariffe comunali e/o conseguenti tagli al sistema di Welfare comunale, a rimetterci – si legge nella lettera – sarebbero in primo luogo le famiglie più fragili e più in difficoltà, ma sarebbero inevitabilmente coinvolti anche centinaia di lavoratori del Terzo Settore laddove si può stimare che una diminuzione delle risorse a bilancio per i servizi sociali ad esempio di dieci milioni di euro significherebbe la perdita di lavoro per circa 500 operatori e la sparizione, o forte ridimensionamento, dell’assistenza a numerose migliaia di nuclei familiari”.
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