Coop e riuso dei beni confiscati. Un network sul territorio per decisioni più rapide
Sono duecento le cooperative sociali che in Italia lavorano sui beni confiscati. Impegnate soprattutto nel settore agricolo dove hanno permesso di garantire lo sviluppo di imprese che sarebbero andate perdute.
” Abbiamo realizzato il brand cooperativo con l’obiettivo di esaltare l’impegno delle imprese socialmente responsabili, impegno che chiediamo venga riconosciuto formalmente dalle istituzioni e dalle Stazioni Appaltanti – sottolinea il presidente di Alleanza delle Cooperative in Liguria, Gianluigi Granero, nell’ambito del convegno a Savona sulla riforma del codice antimafia che ha messo in luce le pratiche cooperative di riuso dei beni confiscati -. Siamo in prima linea nel sostenere gli Osservatori per la legalità con presidi in tutte le province e lavoriamo ogni giorno sul senso civico di ognuno di noi “.
Il tempo che serve a capire come funziona l’impresa confiscata è il nemico principale della possibilità di continuare a far proseguire l’attività. Per questo sono fondamentali i protocolli sui territori tra istituzioni, mondo del lavoro e dell’impresa, Prefetture e Camere di Commercio. In questo modo è possibile accelerare i tempi per dare un futuro alle imprese.
Si può fare? Al convegno , promosso da Alleanza delle Cooperative Liguria e Camera di Commercio Riviere di Liguria, la strada da seguire l’ha indicata il Prefetto Ennio Maria Sodano, Direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
” La funzione di tutoraggio che organizzazioni di imprese come quelle cooperative possono fare sul territorio, è fondamentale – ha sottolineato il Prefetto ( segui sotto il suo intervento integrale) -. Oggi possiamo costruire in ogni provincia un pool di soggetti che ci danno la possibilità di conoscere il territorio, le situazioni più critiche e prendere decisioni con tempestività. La nuova Legge permette una rapidità diversa rispetto al passato”.
Un convegno che ha rappresentato un’altra tappa del percorso “Agire La Legalità” promosso da Alleanza delle Cooperative Liguria e Camera di Commercio Riviere di Liguria.
” Un percorso che non si ferma qui – conferma il presidente della Camera di Commercio, Luciano Pasquale -. Una serie di appuntamenti che vogliono dare una guida costante alle persone che vogliono fare impresa in modo legale. Il network proposto dal Prefetto sul territorio savonese è fattibile per “allertare” situazioni anomale. Occorre però affinare le procedure in modo che chi ha questa responsabilità possa guardare con occhio diverso i dati delle imprese”.
Intervento del Prefetto Ennio Maria Sodano