12 Gen 2018

Crollo a Sampierdarena: rigorosi i controlli della Coop Saba sugli ospiti. E ora gara di solidarietà

Dopo il crollo del soffitto del centro di accoglienza di Sampierdarena gestito dalla Cooperatica Saba, ieri sono spuntate presunte irregolarità delle posizioni di due ospiti. Ma la notizia si è sgonfiata in poche ore confermando il rigore dell’operato della cooperativa genovese.
La prefettura di Genova ha infatti smentito le affermazioni su presunte irregolarità delle posizioni di due dei nove ospiti del centro di accoglienza di Sampierdarena dove sette stranieri sono rimasti feriti per il crollo del controsoffitto.
“I nomi degli ospiti del centro corrispondono ai richiedenti asilo che hanno diritto ad alloggiare in quella struttura” hanno chiarito dall’ufficio di gabinetto del prefetto Fiamma Spena.
” Noi ogni giorno controlliamo chi vive nelle nostre strutture e comunichiamo i nomi alla prefettura che dopo le opportune verifiche autorizza il pagamento delle rette – ha spiegato Valeria Davi, presidente della Cooperativa Saba – Tutti giorni controlliamo i nomi degli ospiti e li comunichiamo alla prefettura. Se fossero emerse delle anomalie ne saremmo a conoscenza”.
E’ intanto partita una gara di solidarietà per accogliere i 9 richiedenti asilo rimasti senza un alloggio. Molti responsabili di cooperative e associazioni della provincia di Genova che gestiscono altri centri hanno contattato la Coop Saba dicendosi disposti ad accogliere i migranti rimasti senza un letto e ora alloggiati provvisoriamente in due alberghi.
“Ci hanno chiamato in molti per offrirci una mano per ogni necessità e per ospitare i ragazzi rimasti senza una camera – ha confermato Valeria Davi, presidente della Coop Saba -. Prima di accettare l’invito valuteremo se riusciremo a cavarcela da soli trovando nuovi posti negli altri 5 centri che gestiamo in abitazioni dislocate in città. Inoltre, visto che l’alloggio di Sampierdarena rimarrà chiuso per molto tempo per l’indagine e i lavori di ristrutturazione, stiamo valutando se affittarne un altro da adibire a Cas in cui trasferire i 9 ragazzi rimasti senza un letto”.

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