Ecco come i Millennials liguri creano il loro futuro. La ricerca di SWG e Legacoop Liguria
Un campione di 200 soggetti di età compresa tra i 18 e i 34 anni residenti in Liguria: per scoprire la voglia di rischiare, le preoccupazioni e i settori dove immaginano il loro futuro i MILLENNIALS liguri. Su questo campione l’Istituto di Ricerca SWG ha realizzato una nuova indagine con Legacoop Liguria.
Il primo dato che balza all’occhio è che giovani hanno idee chiare sui settori strategici per il futuro della Liguria: economia marittima e servizi alla persona sono in testa ai loro pensieri; a seguire i settori green e legati alla terra, poi tutto quello collegato alla tecnologia e all’on line.
“Sì, c’è ancora timore, ma i ragazzi sono seri e concreti e più determinati di cinque anni fa quando realizzammo la prima ricerca. Hanno voglia di mettersi in gioco – spiega Enzo Risso, direttore scientifico diSWG –“.
Dall’inchiesta spicca in primo piano la considerazione da parte dei giovani che il cambiamento è un rischio (42%, più della media nazionale), ma allo stesso tempo testimonia la determinazione dei ragazzi all’adattamento. Ed emerge pure il desiderio di migliorarsi (32% degli intervistati, il 5% più della media).
“Colpisce da questa indagine la voglia di impegnarsi da parte dei giovani mettendo in secondo piano elementi casuali come la fortuna. E lo fanno mettendo al centro il valore delle relazioni – sottolinea Gianluigi Granero, presidente di Legacoop Liguria -. E’ la stessa direzione verso la quale abbiamo sviluppato la nostra attività in questi anni: valorizzare reti di relazioni per i giovani per favorire idee e modelli di business. Facendo in modo che questo sistema fosse la base per l’avvio di nuove imprese cooperative: il dato che la maggior parte di queste sia stata creata da giovani conferma i risultati della ricerca”.
Per i giovani liguri sono anche tante preoccupazioni che si concentrano su lavoro, salari e pensioni bassi; paure che aumentano fortemente nei confronti del terrorismo rispetto ad una ricerca simile che Legacoop Liguria e SWG fecero nel 2012. Mentre diminuisce la paura della precarietà del lavoro, sempre rispetto al 2012: segno forse di qualche segnale di uscita dalla crisi.
Per le ragazze in particolare la precarietà ( + 15% rispetto agli uomini) e la disoccupazione ( + 7% sempre rispetto agli uomini) sono le paure forti.
I giovani liguri, rispetto ai coetanei del resto del Paese danno maggiore importanza alle capacità di adattamento ma anche allo spirito di sacrificio, alla preparazione e alle competenze. Ma rispetto ai coetanei del Paese ritengono di più che per riuscire ci vogliono anche le conoscenze.
Dati che si differenziano scomponendoli tra uomini e donne: per le giovani liguri per riuscire ci vuole capacità di adattamento ( + 17% rispetto agli uomini) mentre per i giovani liguri occorre spirito di competizione ( +12 % rispetto alle donne).
(scarica la ricerca completa)