Alleanza delle Cooperative Liguria con Camere di Commercio della Riviera: formazione, podcast e un ciclo di lezioni su beni confiscati e il loro riuso
Riprendiamoceli: un progetto che nasce dal desiderio di essere società civile e responsabile. Camere di Commercio della Riviera, Confcooperative e Legacoop hanno presentato oggi i due nuovi strumenti per far crescere la consapevolezza sulla presenza delle mafie in Liguria, il loro potere velenoso sull’economia regolare, e ragionare sugli strumenti che i cittadini e le imprese hanno per contrastare questa presenza, a partire dalla consapevolezza che i beni confiscati sono stati acquisiti con illecito profitto, sono il segno di una presenza della criminalità sul territorio che impedisce il sano sviluppo delle imprese legali e impoverisce territorio e cittadini. Per questo è importante favorirne il riuso a fini sociali, come stabilisce la legge.
“Riprendiamoceli” è un podcast che racconta la situazione attuale dei beni confiscati alle mafie in Liguria, per sostenere ad alta voce la necessità del loro riutilizzo a scopi sociali, così come vuole la legge, e racconta alcune buone pratiche. Realizzato insieme a IVG di Savona, sarà online sul sito del giornale, su Cittadellaspezia e su Riviera 24 e a disposizione anche su Spreaker https://www.spreaker.com/user/17002707
Il secondo progetto è un ciclo di seminari, destinati a soci cooperatori, dal titolo “Cooperative e legalità – L’evoluzione digitale come strumento contro crisi ed infiltrazioni”, sui moderni strumenti a disposizione e le opportunità che la digitalizzazione offre. Le lezioni saranno a disposizione su https://youtube.com/@legacoopliguriaeducational2747 da aprile
Scarica il programma dettagliato allegato.
Marastoni, presidente di Alleanza delle Cooperative: “Le coop sono per loro stessa natura un baluardo dell’economia legale sul territorio, da anni Alleanza delle Cooperative si impegna sul territorio, sia dal punto di vista tecnico che di conoscenza. Le cooperative possono essere il collante tra gli enti locali e le associazioni, perché le imprese che prendono vita sui beni siano sostenibili. Crediamo anche che la formazione costante dei nostri associati sia un elemento fondamentale, perché davvero creare cultura è fondamentale per contrastare le infiltrazioni nell’economia sana e nel territorio. Il podcast girerà tra i nostro oltre mille associati, per trasferire le conoscenze a tutta la nostra compagine sociale”.
Roberto Centi, presidente della Commissione antimafia regionale, ha parlato del bando 2023, per il finanziamento di interventi sui beni confiscati e riassegnati: un fondo di 600 mila euro che andrà a finanziare la fruibilità e il riutilizzo a scopi sociali dei beni. “Tra le novità del nuovo bando ci sono le imprese, e le startup, come elemento di stimolo. Speriamo inoltre, visto l’interesse, di portare il bando ad un milione di euro”
Maura Orengo, di Libera Imperia, ha parlato della fatica, sia quella di fare antimafia sul territorio che di accesso ai beni del sequestro Pellegrino, le cui chiavi sono state consegnate in occasione del 21 marzo, lasciati in condizioni di devastazione: “Non cancelleremo i segni della violenza mafiosa sugli edifici, ma resteranno a testimonianza della brutalità che caratterizza il loro agire sul territorio. Fare antimafia deve pagare anche elettoralmente, deve pagare a 360 gradi il rifiuto di vivere con le mafie. Siamo supportati dalla società civile e dalle associazioni, e lavoriamo molto nelle scuole, perché non si debba mai pensare che la mafia vince sullo stato”.
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