26 Gen 2022

Al via il progetto EnigMALAVITA: da bene confiscato ad Escape Room

Nascerà a Genova la prima Escape Room in un bene confiscato, pensata e creata per sensibilizzare sulla lotta alla mafia creando al suo interno un’esperienza di gioco.
Il progetto è patrocinato dall’Agesci tramite la Zona Scout “Tre Golfi” con il supporto dell’Associazione A.D.eS.So. (Antimafia Diritti e Solidarietà Sociale) e LIBERA Genova. Il progetto è stato anche inserito dal Comune di Genova nel Piano Caruggi, per la riqualificazione del centro storico.
Le cooperative Demoela e Condiviso sostengono questo progetto e invitano tutto il mondo della cooperazione a partecipare alla raccolta fondi per far decollare il progetto.
“ Abbiamo dato volentieri una mano per l’attività di gioco – spiega Luigi Cornaglia che con la Cooperativa Demoela ha inventato giochi da tavolo di grande successo per bambini e adulti -. Ci siamo concentrati sugli enigmi e i vari passaggi di risoluzione per uscire dalla escape room”.
Stefano Matricardi, studente universitario e capo scout scomparso a marzo 2020 a soli 29 anni. Stefano è sempre stato appassionato di giochi di logica e allo stesso tempo molto attivo nella lotta alla mafia. Il suo sogno, condiviso con altri ragazzi del gruppo scout Genova 13, era di realizzare un gioco che fosse anche un’esperienza di crescita per i partecipanti.
“Per raccontare la mafia è venuto naturale, con Stefano, il desiderio di realizzare l’escape room proprio in un bene confiscato” racconta Maddalena, 23 anni “in suo onore, e per tutto ciò che ci ha insegnato e trasmesso, vogliamo realizzare il suo e il nostro sogno”.
Il progetto è patrocinato dall’Agesci tramite la Zona Scout “Tre Golfi” con il supporto dell’Associazione A.D.eS.So. (Antimafia Diritti e Solidarietà Sociale) e LIBERA Genova. Il progetto è stato anche inserito dal Comune di Genova nel Piano Caruggi, per la riqualificazione del centro storico.
Partendo da un piccolo gruppo, che ora si sta allargando, i ragazzi hanno partecipato al bando del Comune di Genova e si sono aggiudicati un bene confiscato alla famiglia Canfarotta, protagonista della più grande confisca del nord Italia per numero di beni.
Luigi, 25 anni: “L’immobile che abbiamo vinto si trova in Vico Umiltà 4 rosso, vicinissimo a De Ferrari. È perfetto per la sua posizione nel cuore di Genova e per gli spazi, ma come tutti i beni confiscati versa in pessime condizioni”.
Per raccogliere i fondi necessari alla ristrutturazione dell’immobile e all’allestimento dell’escape room, da quasi un mese è attivo il crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso. Qui è possibile donare e anche comprare in anticipo l’entrata al gioco per quando sarà pronto.
EnigMALAVITA sarà un’attività completamente no profit che si propone, una volta avviata, di essere autosostenibile.
“Vogliamo creare una storia in cui i giocatori vivano in prima persona ciò che significa avere a che fare con la mafia al Nord Italia, scoprendone le pratiche e conoscendo gli strumenti di lotta. Il gioco è un modo per sensibilizzare, e se ben costruito, può valere più di tante parole” spiega Irene, 23 anni “Per questo è importante essere accompagnati da A.D.eS.So. e Libera per creare la storia in cui verranno immersi i giocatori”.
Per maggiori informazioni guarda il video https://www.youtube.com/watch?v=JPjObE093LA

 

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