80 anni di Coop Liguria. Mattia Rossi: un’eredità di valore, un futuro di sfide

- intervento di Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria, al Priamar di Savona in occasione degli 80 anni di Coop Liguria
Festeggiare Coop Liguria non è solo celebrare la longevità di una grande impresa, è anche un’opportunità per celebrare il valore di una straordinaria esperienza collettiva e il frutto della capacità di riunire le persone per costruire un mondo migliore.
Parlare di Coop Liguria oggi e della cooperazione di consumo è più attuale che mai; è la risposta concreta alle molte sfide del presente. L’economia moderna sta dimostrando tutte le proprie lacune nella distribuzione delle risorse. Le meccaniche di governance che ne regolano l’andamento si stanno allontanando dai modelli a cui eravamo abituati. Perfino gli Stati democratici, che nelle loro Costituzioni hanno introdotto principi di democrazia economica e valori sociali nella gestione della proprietà privata e dell’economia di mercato, stanno affrontando gli esiti di una crescente concentrazione del potere economico in nuove oligarchie globali, sempre più insofferenti alle logiche democratiche e sempre più apertamente schierate nelle guerre di definizione delle nuove geopolitiche per l’accaparramento delle risorse.
A difesa di queste derive, l’Italia ha inserito nella sua Costituzione il riconoscimento della cooperazione come patrimonio nazione, sancendo il suo ruolo essenziale come modello a gestione democratica delle risorse e dell’economia. Va da sé che la crisi della democrazia globale si rifletta anche in quella parvenza di dinamiche democratiche dell’economia moderna, a fatica normate dalle regole internazionali del mercato e degli Stati, oggi messe in discussione.
Se un tempo le big companies si concentravano sull’estrazione di risorse materiali nei paesi in via di sviluppo, oggi si assiste a una nuova forma di sfruttamento: l’estrazione di risorse immateriali, come i dati personali, il lavoro cognitivo e le informazioni strategiche minando alla radice i principi democratici su cui si fondano le società occidentali.
In questo scenario, la cooperazione assume un ruolo centrale come presidio economico, sociale e del lavoro che concilia il capitale con la persona e prova ad accorciare le distanze sociali. In quest’ottica, il nostro punto di vista non solo deve essere rafforzato e ampliato, ma deve costituire un riferimento per costruire nuove alleanze con le realtà del mondo profit che condividono l’urgenza di difendere i principi democratici e redistributivi nell’economia. Uno degli esempi molto pratici è la strategia di Coop Liguria nel sostenere le filiere produttive locali, fondate sulla legalità della filiera del lavoro, delle territorialità e della sostenibilità.
La cooperazione non è solo un’idea o un valore astratto; è una prassi quotidiana, una modalità concreta di gestione delle risorse che assicura equità e partecipazione.
Proprio questi saranno alcuni dei temi centrali della Biennale dell’Economia Cooperativa nella tappa che si terrà a Genova, sarà al nostro fianco l’Università di Genova con le facoltà di filosofia, lingue, economia e ingegneria; la intitoleremo “Filosofia, estetica cooperativa e intelligenza artificiale”.
Se andiamo alla discussione dei nostri giorni rispetto all’intelligenza artificiale, al machine learning e all’impatto che avrà la digitalizzazione nelle nostre vite, nel lavoro e nell’economia, non è sbagliato pensare che progettare una gestione proprietaria dei dati con una governance democratica sia esattamente la stessa impresa con cui i pionieri di Rochdale si cimentarono per costituire la prima cooperativa moderna della storia per ottenere la farina d’avena, le candele e i libri con cui istruire le masse della popolazione. Come allora, si tratta di difendere un bene primario dal controllo oligopolistico per restituirlo alla comunità in un’ottica di sovranità digitale.
Perché parlare di filosofia in una biennale di economia? È evidente che dobbiamo ritrovare l’attualità di una discussione culturale sui principi cooperativi fortemente connessa con l’innovazione e la competitività imprenditoriale. Per affermare questi principi nel mercato competitivo dobbiamo essere migliori delle imprese private. Non si può redistribuire nulla se non si ha nulla da distribuire. Non si può redistribuire nulla se non si è imprese solide, forti e competitive nel mercato.
Abbiamo voluto fortemente questa tappa in Liguria per affermare il ruolo storico della cooperazione nella nostra regione, per rafforzare anche il significato dell’anniversario di oggi. La cooperazione fin dalle sue origini ha saputo rispondere con coraggio alle sfide del proprio tempo:
– A metà dell’Ottocento, i mastri vetrai di Altare si unirono in cooperativa per fronteggiare la crisi dell’industria vetraria.
– Nel 1893 a Sampierdarena con il V congresso la Federazione delle cooperative diventa la Lega delle Cooperative e mutue, il nome che portiamo ancora oggi.
– Nel marzo del 1945 nacque la “Cooperativa comunale di consumo fra lavoratori di Savona”, come presidio per soddisfare i bisogni dei lavoratori e come presidio antifascista.
– Da allora a oggi migliaia sono state le cooperative che hanno garantito lavoro buono e redistribuzione di ricchezza, welfare, beni e servizi sussidiari
– Oggi la cooperazione di Legacoop e Coop Liguria continuano ad essere un grande presidio di legalità, democrazia, libertà e redistribuzione del valore su tutto il territorio ligure.
Oggi come allora, la cooperazione ha risposte straordinarie da offrire. La sua capacità di conciliare capitale e lavoro, rapportare le esigenze ai consumi e costruire un’economia equa e partecipata è più attuale che mai. Avamposto dell’innovazione sociale per comprendere i nuovi bisogni e trovare risposte efficaci e coerenti con il nostro modello. Dobbiamo rafforzare e diffondere il modello cooperativo non solo come ottima prassi economica ma come strumento fondamentale per l’affermazione delle persone e dei lavoratori che stanno alla base di una società evoluta e in difesa della democrazia stessa.
Viva Coop Liguria e viva la cooperazione!
